Festival Internazionale del Film di Roma 2014. Lulu

(ASI) Un film argentino molto particolare. La vicenda riguarda una coppia Lukas e Lumilda, che sembrano vivere in una sorta di Luna park. Abitano in una rimessa di un parco, Lukas spara ai monumenti, fa rapire senza prendere soldi e solo per ballare sopra il bancone, segue le persone per strada per sfizio, dà fastidio alle donne con bambine per sentire il latte materno, tira i pezzi di carne sulle macchine, fa ginnastica in metropolitana; mentre Lumilda gira con la sedia a rotelle, pur camminando benissimo, guarda film in continuazione e fa folli scenate di gelosia.

Due sbandati, che però non usano né droghe, né alcol, ma vivono in una loro dimensioni, sperando di avere cento figli e di vivere in una roulotte. Un film che si apre con una scena dura e forte, un bambino su una sedia a rotelle e cadaveri di buoi macellati, poi diventa una commedia assurda, quasi alla Scemo e più scemo, per poi rompere gli schemi nel finale, inatteso e avulso dalla linea narrativa. Il regista Luis Ortega svela di aver pronto un finale alternativo e che questo film è nato da un momento di rabbia con la sua fidanzata, non a caso la protagonista e di aver iniziato le riprese, ispirato dalle scene iniziali. Non si capisce se vuole sconvolgere, far ridere, ci sono spunti interessanti e il personaggio di Lukas, per certi versi è anche affascinante, per quanto non si capiscano le motivazioni che lo portano a gesti così strani. Il film ci permette comunque di entrare dentro Buenos Aires, in una prospettiva però un po’ cupa.

Voto: 7-

Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia

 

Continua a leggere