Giornale Radio ASI dell' 8 ottobre 2019

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A cura di Marco Paganelli

 

Un saluto dalla redazione del Gr Asi, in studio Marco Paganelli.
La collaborazione tra i nostri paesi è ad alto livello. Lo confermano le visite istituzionali reciproche. Lo ha dichiarato l’ambasciatore dell’Arzebaijan in Italia, Mammad Ahmadzada, al nostro direttore Ettore Bertolini. Sentiamo un passaggio dell’intervista, rilasciata dal diplomatico, ai microfoni di Agenzia Stampa Italia.

Cambiamo decisamente argomento.

Bombardamento turco nella notte sulla Siria nordorientale al confine con l’Iraq. Lo riporta l’agenzia di stampa di Damasco Sana, senza ulteriori conferme da altre fonti. Pare essere imminente, intanto, l’invasione di Ankara nell’area per eliminare i curdi che non escludono, però, di allearsi con l’esercito del presidente, Bashar al – Assad, appoggiato a sua volta da Mosca e Teheran. La Casa Bianca precisa nel frattempo che non ci sarà nessun ritiro delle truppe americane, come invece annunciato ieri da Donald Trump, ma un riposizionamento in altre basi di circa un centinaio di forze speciali. Il pentagono sottolinea che non si schiererà con nessuna delle parti belligeranti. L’Onu dichiara che si prepara al peggio. Unione Europea, Iran e Russia chiedono una soluzione diplomatica della crisi. Il paese della Mezzaluna respinge il monito americano a evitare attacchi disastrosi: “Non agiamo sotto minaccia”, fa sapere, in riferimento a quella del tycoon di colpire l’economia del proprio alleato.

Sale la tensione ad Hong Kong. La governatrice Carrie Lam ha detto, nelle ultime ore in conferenza stampa tenuta nell’ex colonia britannica, che potrebbe domandare l’intervento dell’esercito cinese sull’isola, per riportare l’ordine pubblico, nel caso in cui le proteste pro – democrazia non dovessero cessare. L’eventuale via libera del gigante asiatico, ad un’azione militare, accrescerebbe però le già numerose tensioni esistenti tra Pechino e Washington.

Veniamo in Italia.
Voto finale con scrutinio palese, oggi alla Camera, del disegno di legge costituzionale sul taglio dei parlamentari. Il provvedimento porterà da 630 a 400 i deputati e da 315 a 200 i senatori. I sì dovranno essere, affinchè il testo venga varato, 316 soglia della maggioranza assoluta prevista per questo tipo di norme. Maggioranza e opposizioni si esprimeranno a favore del provvedimento. Via libera anche da Italia Viva, la formazione politica guidata da Matteo Renzi. Qualche malumore invece da Liberi e Uguali e da una parte del Movimento Cinquestelle.

 

Giornata negativa a Piazza Affari. L’indice Ftse Mib, della borsa di Milano, segnava attorno alle ore 13 di oggi un calo dell’ 1,09% a 21.415 punti.

Per il momento è tutto, grazie per l’ascolto, ci risentiamo nel prossimo appuntamento del Gr Asi.

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