Giornale Radio ASI del 17 settembre 2019

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A cura di Marco Paganelli

Un saluto dalla redazione del Gr Asi, in studio Marco Paganelli.
Apriamo con la notizia di un possibile attentato, avvenuto questa mattina, a Milano. Un militare italiano trentaquattrenne è stato ferito all’esterno della stazione centrale con due colpi di forbici. Lo straniero, autore del gesto, è stato fermato poco dopo da alcuni colleghi del caporal maggiore colpito. L’aggressore ha urlato “Allah akhbar”, (cioè Dio è grande”) espressione tipica degli estremisti durante i loro atti violenti, mentre veniva consegnato alla polizia. Il Nucleo informativo dei carabinieri sta indagando per verificare l’eventuale matrice terroristica del gesto.

Andiamo all’estero.
Il presidente americano Donald Trump ha smorzato nelle ultime ore i toni della crisi con l’Iran, annunciando il proseguimento delle indagini per accertare esattamente la località di partenza dei vettori che hanno colpito le due raffinerie petrolifere, più grandi del mondo, sabato in Arabia Saudita. “Gli Stati Uniti vogliono evitare il conflitto, ma sono pronti a realizzarlo”, ha ammesso il tycoon. Riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu, in serata a New York, sulla crisi. Appello alla moderazione di Russia, Cina e Unione Europea, poiché una guerra potrebbe andare oltre i confini regionali. I prezzi del greggio sono schizzati ieri a livelli che non si vedevano dall’anno 1991.

Grave incendio a causa di un’ esplosione di gas, oggi a Koltsovo in Russia, in un centro di ricerca di armi biologiche contenente ceppi dei virus HIV, ebola e vaiolo. Un operaio ha subìto ustioni di terzo grado. Il governo di Mosca ha rassicurato in merito all’assenza di danni alla struttura e di sostanze pericolose nella stanza dove è avvenuta la deflagrazione. La preoccupazione resta però alta, in quanto molti temono un insabbiamento di quanto è accaduto realmente.

Torniamo in Italia.
Matteo Renzi lascia il Partito Democratico, insieme ad una trentina di parlamentari, mantenendo il proprio appoggio però all’attuale esecutivo. L’annuncio è arrivato dall’ex premier in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano La Repubblica. L’ unità del Pd solo di facciata e la priorità resta quella di lottare contro il leader della Lega Matteo Salvini, ha spiegato. La scissione è “un errore, ma pensiamo al futuro degli italiani”, ha commentato il segretario del Pd Nicola Zingaretti. Perplessità da Giuseppe Conte sulla scelta della tempistica della decisione, fanno sapere fonti di palazzo Chigi. “Per noi non rappresenta un problema”, dichiara Luigi Di Maio. “Che pena… Cosa non si fa per salvare la poltrona”, così il numero uno del Carroccio.

Giornata negativa a piazza Affari, anche a causa delle tensioni geopolitiche globali. L’indice Ftse Mib, della borsa di Milano, segnava poco dopo le 14 di oggi un ribasso dello 0,50% a 23.809 punti.

Per il momento è tutto, grazie per l’ascolto, ci risentiamo nel prossimo appuntamento del Gr Asi.

 

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