Giornale Radio ASI del 29 settembre 2018

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A cura di Marco Paganelli

 

Un saluto dalla redazione del Gr Asi, in studio Marco Paganelli.
Apriamo con gli esteri.

Indonesia. Fortissima scossa di terremoto, di magnitudo 7.3 Richter ieri, nella parte centrale del paese. L’epicentro è stato a Palu, città con 350 mila residenti. Registrato, nella zona, anche un potente maremoto che ha spazzato via molte abitazioni, causando danni e vittime. Il bilancio provvisorio parla di almeno 400 morti. Interrotta la fornitura di elettricità e acqua.

Al via la consegna dei missili S300, in Siria, da parte dell’alleata Russia. L’iniziativa tutelerà maggiormente i militari di Vladimir Putin sul posto e non rappresenterà una minaccia nei confronti di paesi terzi. Lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri di Mosca Sergej Lavrov. Il potente sistema di difesa potrebbe scoraggiare ulteriori raid aerei. L’iniziativa segue l’abbattimento accidentale, da parte di Damasco, di un jet del Cremlino durante l’ attacco israeliano avvenuto, nei pressi di Latakia, nella notte tra il 17 e il 18 settembre scorso. Damasco comunica, intanto, la riapertura del confine con la Giordania chiuso tre anni fa a causa della guerra civile.

50 milioni di profili Facebook sono stati violati durante un considerevole attacco informatico che ha messo a repentaglio la riservatezza degli utenti. L’episodio è accaduto lo scorso 25 settembre ed è stato denunciato ieri, alle autorità, dal fondatore del social network Mark Zuckerberg. Il presidente della commissione, dei servizi segreti del Senato americano, ha chiesto l’apertura di un’inchiesta.

Veniamo in Italia.
Nella nota di aggiornamento al Def, varata ieri dal governo, c’è il più grande piano di investimenti della storia del nostro paese. Lo afferma oggi, in un’intervista, il vicepremier Luigi Di Maio che esclude l’uscita di Roma dall’Unione Europea e dall’euro. Appello delle opposizioni al cambiamento dei contenuti. La manovra va cambiata perché fa male all’Italia, commenta il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. Il provvedimento rischia di consegnarci agli stranieri, aggiunge il su vice Antonio Tajani. No a un partito unico di centrodestra, conclude il presidente del Parlamento del vecchio continente Confindustria è leghista, attacca l’ex ministro Carlo Calenda, dopo il parere favorevole dell’organizzazione al provvedimento dell’esecutivo giallo – verde.
Per il momento è tutto, grazie per l’ascolto, ci risentiamo nel prossimo appuntamento del Gr Asi.

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