Giornale Radio ASI del 13 settembre 2018

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A cura di Marco Paganelli

 

Un saluto dalla redazione del Gr Asi, in studio Marco Paganelli.
Apriamo con gli esteri.
Nuove tensioni tra Roma e Bruxelles. “Nella zona euro c’è un problema che è l’Italia”, ha affermato, oggi a Parigi, Pierre Moscovici. Il commissario agli Affari economici dell’Unione ha chiesto così al governo Conte di non sforare, nella prossima manovra economica, il 3% del rapporto deficit/ Pil. Ha domandato quindi a Roma di “essere credibile”, ricordando che “non si può vivere con un debito al 130%” del reddito nazionale. Ha invitato dunque il nostro paese a proseguire le riforme intraprese e a non stampare moneta, come ha compiuto anni fa, per creare sviluppo in quanto rappresenta una scelta sbagliata.

Veniamo in Italia.
Giovanni Tria non si dimetterà. Il ministero dell’Economia ha smentito così le voci in merito, definendole “senza fondamento”. Le indiscrezioni erano circolate nei giorni scorsi dopo le tensioni, tra il responsabile del dicastero e il Movimento Cinquestelle, sulla quantità di fondi da stanziare per l’approvazione del reddito di cittadinanza. “Il clima è costruttivo – ha rassicurato il presidente della commissione Finanze in senato Alberto Bagnai – stiamo lavorando sulle priorità nel rispetto dei vincoli”.

Apertura negativa per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib, della borsa di Milano, ha avviato le contrattazioni odierne in ribasso dello 0,3% a 20.899 punti. Apertura in lieve rialzo a 256 punti per il differenziale, tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi, contro i 254 della chiusura di ieri.

Per il momento è tutto, grazie per l’ascolto, ci risentiamo nel prossimo appuntamento del Gr Asi.

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