Giornale Radio ASI del 25 giugno 2018

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a di Marco Paganelli

 

Un saluto dalla redazione, in studio Marco Paganelli.
Apriamo con la politica.
Questione migranti. Il Commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha detto oggi che l’Unione potrebbe togliere i fondi agli stati che non consentiranno più gli sbarchi. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è andato in Libia, questa mattina, per chiedere al governo locale di creare centri di accoglienza nel sud del paese. La proposta è stata bocciata però dall’omologo libico Maitig. Intanto la nave canadese, con a bordo 113 immigrati soccorsi nel Mediterraneo, continua ad attendere il via libera, davanti al porto di Pozzallo, del governo italiano per attraccare in Sicilia. Stessa condizione per un altro mezzo con 300 persone a bordo. La Lifeline ha chiesto di poter raggiungere la Francia o la Spagna per consentire loro di sbarcare. Parigi ha fatto sapere però che l’accoglienza spetta all’Italia. Quest’ultima ha rifiutato insieme a Germania e Olanda.

 

Lo sciopero di 24 ore dei benzinai che sarebbe dovuto scattare dalle 22 di questa sera è stato revocato. Lo si apprende da fonti presenti all' incontro, a Roma, tra i gestori dei carburanti e il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio.

I risultati dei ballottaggi, avvenuti ieri, delle amministrative in Italia. Stravince il centrodestra guidato dalla Lega che è riuscita ad espugnare le roccaforti della sinistra in Emilia e in Toscana. Il Partito Democratico ha perso qui città come Siena, Pisa e Massa, affermandosi però ad Ancona. Sconfitta a Ragusa del Movimento Cinquestelle che ha conquistato tuttavia Avellino e Imola. Per quanto riguarda i 14 capoluoghi di provincia in cui si è tornato a votare, vittoria di Claudio Scajola che ha battuto, a Imperia, la coalizione di Matteo Salvini. Il centrodestra ha vinto invece a Viterbo e a Messina. Il centrosinistra guiderà il terzo municipio di Roma e Siracusa.

 

 

Andiamo all’estero.
I ribelli siriani non attendano un intervento militare americano in loro favore. Lo si apprende da fonti di stampa che hanno divulgato un messaggio dell’amministrazione Trump. La Casa Bianca non sarebbe intenzionata a sostenere gli oppositori al regime di Damasco che sono al centro, da qualche giorno, dell’offensiva, nel sud del paese mediorientale, dell’esercito del rais Bashar al – Assad che è appoggiato da quello russo di Vladimir Putin.

Elezioni ieri in Turchia. Il presidente uscente, Tayyp Erdogan, ha ottenuto il 52,7% dei voti, tornando a essere capo dello Stato. Il suo oppositore, Muharrem Ince, ha avuto il 30% dei consensi e ha denunciato brogli elettori, accusa respinta dal vincitore. Entrano, in parlamento, pure i curdi, acerrimi nemici del governo di Ankara.

Per il momento è tutto, grazie per l’ascolto, ci risentiamo nel prossimo appuntamento del Gr Asi.

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