Giornale Radio ASI del 1 giugno 2018

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A cura di Marco Paganelli

Un saluto dalla redazione del Gr Asi, in studio Marco Paganelli.
Buona parte di questa edizione sarà dedicata alla politica poiché ieri sera, dopo quasi 90 giorni di crisi istituzionale, è nato in Italia il governo presieduto dal prof. Giuseppe Conte.
Il via libera al docente è giunto dal presidente della Repubblica al termine di un’estenuante giornata di trattativa, tra Lega e Movimento Cinquestelle, volta a superare il veto posto dal Colle su Paolo Savona. Quest’ultimo è stato spostato dal dicastero dell’Economia, così come richiesto da Sergio Mattarella, a quello degli Affari europei. Il neo premier ha presentato la squadra del nuovo esecutivo, che giurerà in giornata al Quirinale, composta da: Matteo Salvini come capo del Viminale e vicepremier, Luigi Di Maio in qualità di vicepresidente del Consiglio e di Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti di Sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Vediamo ora i responsabili degli altri dicasteri:
Ministro dell'Economia: Giovanni Tria
Ministro degli Esteri: Enzo Moavero Milanesi,
Ministro ai Rapporti col Parlamento: Riccardo Fraccaro
Ministro degli Affari Europei: Paolo Savona
Ministro della Difesa: Elisabetta Trenta
Ministro della Giustizia: Alfonso Bonafede
Ministro della Pubblica Amministrazione: Giulia Bongiorno
Ministro della Salute: Giulia Grillo
Ministro degli Affari Regionali: Erika Stefani
Ministro del Sud: Barbara Lezzi
Ministro dell'Ambiente: Sergio Costa
Ministro ai Disabili e alla Famiglia: Lorenzo Fontana (è stato istituito per la prima volta un dicastero dedicato ai disabili)
Ministro dell'Agricoltura e del Turismo: Gian Marco Centinaio
Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture: Danilo Toninelli
Ministro dell'Istruzione: Marco Bussetti
Ministro dei Beni Culturali: Alberto Bonisoli.

 

La giornata di ieri è stata caratterizzata, prima della convocazione alle ore 21 al Quirinale del prof. Giuseppe Conte, da un evento inedito e inconsueto. Carlo Cottarelli, salito al Colle per sciogliere negativamente la riserva sull’incarico di formare l’esecutivo, è stato applaudito dai giornalisti subito dopo il suo discorso tenuto al termine, attorno alle 19:30, del vertice con Sergio Mattarella. "La formazione di un governo politico è di gran lunga la migliore soluzione per il paese- ha detto Cottarelli - limita l'incertezza che deriverebbe da nuove elezioni. Esprimo i miei auguri di cuore di buon lavoro al governo che spero possa essere formato al più presto. Grazie e scusate se sono stato troppo silenzioso in questi giorni", ha concluso. Ricordiamo che Cottarelli era stato incaricato lunedì scorso di formare il governo come risposta di Mattarella per l’intenzione di Lega e Cinquestelle di affidare il ministero dell’Economia a Paolo Savona, noto per le sue posizioni contrarie all’euro.

Vediamo ora le reazioni politiche.
“Fratelli d’Italia non ha mai chiesto poltrone in cambio dell’entrata nel governo. Ci asterremo sul voto di fiducia perché manteniamo le nostre perplessità su questo esecutivo, ma non vogliamo ostacolarne la nascita”. Lo ha dichiarato la leader del partito, Giorgia Meloni, che ha aggiunto che Matteo Salvini avrebbe proposto a Luigi Di Maio di affidarle il dicastero della Difesa, per rafforzare il centrodestra, ma il capo politico pentastellato avrebbe rifiutato.
“Forza Italia sarà all’opposizione del nuovo esecutivo giallo – verde”, ha fatto sapere la capogruppo alla Camera, Maria Stella Gelmini. Il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, ha detto che anche la sua realtà rimarrà all’opposizione perchè è un governo “populista, di destra e anti europeo”.

Apertura positiva, questa mattina, per le borse europee. L’indice Ftse Mib della borsa di Milano ha avviato le contrattazioni in rialzo del 2,15% a 22.260 punti, promuovendo la formazione del governo Conte, dopo le preoccupazioni dei giorni scorsi per l’instabilità politica italiana. Differenziale, tra titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, in calo a 231 punti.

Vediamo ora, dopo questa ampia pagina dedicata doverosamente alla politica italiana, in sintesi le altre notizie dall’estero.

Crisi di governo in Spagna. Al via oggi il dibattito parlamentare in vista dell’approvazione della sfiducia nei confronti dell’attuale esecutivo per il coinvolgimento del premier, Mariano Rajoy, nello scandalo sulla corruzione del suo partito.

Washington ha deciso ieri di applicare da oggi i dazi sulle importazioni. Unione Europea, Canada e Messico spenderanno quindi il 25% in più per acquistare l’acciaio e il 10% l’alluminio dagli Stati Uniti. L’Unione Europea minaccia di varare misure, dure e proporzionate, contro queste decisioni della Casa Bianca.

Crisi nordcoreana. Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha incontrato oggi a Pyongyang il leader del paese asiatico. Kim Jong Un ha confermato l’impegno per la denuclearizzazione della penisola coreana che dovrà avvenire, però, per fasi. Il diplomatico di Vladimir Putin ha ribadito l’importanza di una progressiva rimozione delle sanzioni e del miglioramento dei rapporti tra Corea del Nord e Stati Uniti.

Papa Francesco ha nominato mons. Henryk Hoser, arcivescovo-vescovo emerito di Warszawa-Praga (Polonia), visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, a tempo indeterminato. Il Vaticano ha precisato che si tratta di un incarico prettamente pastorale in continuità con la missione di Inviato Speciale della Santa Sede per la parrocchia dell’Erzegovina iniziato l'11 febbraio 2017. La Chiesa, ha fatto sapere la sala stampa vaticana, vuole assicurare un accompagnamento stabile e continuo della comunità parrocchiale di Medjugorje e dei fedeli che vi si recano in pellegrinaggio, le cui esigenze richiamano una "peculiare attenzione". Sulla soprannaturalità delle apparizioni mariane, iniziate secondo i veggenti nel 1981, il Vaticano non si pronuncia ancora, ma monsignor Hoser è molto favorevole al loro riconoscimento.
Per il momento è tutto, grazie per l’ascolto, ci risentiamo nel prossimo appuntamento del Gr Asi.

 

 

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