Giornale Radio ASI del 23 marzo 2018

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A cura di Marco Paganelli

 

Un saluto dalla redazione del Gr Asi, in studio Marco Paganelli.
Apriamo con gli esteri.

L’indagine sul caso Skripal è ancora in corso e Londra punta a rendere la crisi quanto più profonda possibile, spingendo i partner verso lo scontro. Lo ha detto oggi il ministro degli esteri russo, Serghiei Lavrov, dopo l’ipotesi ventilata, da alcuni paesi del vecchio continente, di espellere i diplomatici di Mosca dal loro territorio. “Ogni paese – ha aggiunto – deve prendere le decisioni da solo in base alla propria comprensione del senso della dignità”. Nel frattempo, i 23 diplomatici britannici, espulsi da Vladimir Putin, hanno lasciato Mosca. L’Unione Europea ha richiamato, intanto, per consultazioni il proprio ambasciatore in Russia. Rimarrà lontano da Mosca per 4 settimane, ma non si sa ancora a partire da quando. La decisione è stata presa durante il vertice dei capi di Stato e di governo in corso a Bruxelles. Il Cremlino ha espresso rammarico per la decisione.

La Cina ha risposto alle sanzioni, del valore di 60 miliardi, imposte ieri dagli Stati Uniti. Pechino ha messo nel mirino 128 prodotti americani per un totale di 3 miliardi di dollari. Wall Street e le borse asiatiche hanno chiuso in profondo rosso per i timori di una guerra commerciale tra i due paesi. Apertura in negativo, questa mattina, anche per le piazze europee: l’indice Ftse Mib di Milano ha avviato le contrattazioni a – 1,21%.

Il presidente americano Donald Trump ha annunciato via Twitter che ha deciso di nominare come consigliere per la Sicurezza Nazionale l'ex ambasciatore di Washington all'Onu, John Bolton, al posto di McMaster con un passaggio di consegne il 9 aprile. Si tratta dell'ennesimo cambiamento nello staff della Casa Bianca, dopo il siluramento del segretario di stato Rex Tillerson.

Veniamo in Italia.
Al via alla diciottesima legislatura. Voto oggi alla Camera e al Senato per l’elezione dei presidenti dei due rami del nuovo Parlamento. Nessun accordo tra i partiti. Possibile scheda bianca: il Movimento Cinquestelle si è opposto, infatti, alla candidatura proposta dal centrodestra di Paolo Romani, a causa di un’indagine su di lui per peculato, alla guida di Palazzo Madama. La coalizione dei partiti di Berlusconi, Salvini, Meloni e Fitto ha espresso la propria contrarietà alla nomina del pentastellato Roberto Fico alla presidenza di Montecitorio.

Per il momento è tutto, grazie per l’ascolto, ci risentiamo nel prossimo appuntamento del Gr Asi.

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