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Regione Lazio - In arrivo fondi per strutture ad assistenza sociale

(ASI) 2,5 milioni di euro destinati alle strutture per l’accoglienza e all’assistenza sociale della regione Lazio.

 

Il provvedimento prevede un bando riguardanti i soggetti pubblici locali per interventi di recupero del settore edilizio, con lo scopo di destinare gli immobili ad opere e servizi sociali.

Dopo il via libera del provvedimento il Presidente Renata Polverini in una nota ha detto: “La regione Lazio, visto il momento di difficoltà economica, conferma la propria attenzione alle politiche sociali. Attraverso questo bando si potranno effettuare interventi di ristrutturazione edilizia per aumentare sul territorio l’offerta di strutture, quali case famiglia, centri di accoglienza, case di riposo destinate ad anziani, donne, disabili, immigrati, minori in difficoltà.

Gli interventi di recupero dovranno riguardare la manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione edilizia, interventi di restauro.

Contento dell’approvazione del provvedimento l’Assessore alle Politiche Sociali e Famiglia Aldo Forte che ha detto: “Con questo bando finanziamo immobili esistenti, in linea con la nostra strategia di ottimizzazione dei servizi e di razionalizzazione delle risorse.

Come nella vicenda degli asili nido - continua Forte - adeguando gli standard del Lazio alle regioni virtuose, abbiamo attuato una misura che ci permette di potenziare il servizio da subito.

Al contrario del tempo perso in passato, come emerso da un nostra indagine sui finanziamenti che la regione ha stanziato dal 2006 ad oggi per la costruzione di nuovi asili nido.

E’ venuto fuori, che su 126 asili nido finanziati, solo 14 sono stati completati, mentre gli altri progetti ancora devono partire. Si parla di ben 30 milioni di euro regionali, su un investimento complessivo di 35 milioni.

Da qui l’importanza di questo bando, che grazie al recupero edilizio ci permette di velocizzare i tempi”.

I progetti potranno essere presentati entro 90 giorni dalla pubblicazione sul Burl, i quali saranno valutati e selezionati da un’apposita Commissione, presieduta dal direttore regionale alle Politiche Sociali e alla Famiglia.

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