(ASI) Dopo i processi di Roma per il presunto assalto alla C.G.I.L. si ritorna in aula. Questa volta a Trieste per Tuiach il 21 novembre e l’1 dicembre, nello stesso giorno in cui a Roma si svolge l’udienza del processo a carico di Bonanno Conti e Brugnoli innanzi la VII Collegiale del Tribunale Capitolino per i fatti del 9 ottobre.
In Italia oramai non esiste più la libertà di pensiero e di parola… ecco cosa sostanzialmente si cela dietro questa messe di processi nei confronti del mondo della dissidenza.
Dinanzi la Corte di Appello di Trieste sarà una battaglia legale di valore squisitamente ideologico e che pone seri interrogativi a questioni legate alla tutela della libertà di parola.
Il tema è quello di un post pubblicato da Tuiach sul social russo Vkontakte in seguito all’aggressione di un noto attivista Lgbt.
La pena inflitta dal Giudice di primo grado: due anni di carcere senza sospensione condizionale e un ingente risarcimento di 15mila euro all’attivista Lgbt oltre ancora a 5mila euro di risarcimento ad un’associazione militante contro le discriminazioni omofobe.
Non è solo, dunque, un processo per diffamazione. La sentenza di condanna rischia di creare un precedente preoccupante in un periodo in cui assistiamo, nel Paese, a una crescente riduzione della libertà di espressione e di parola e ad una persecuzione di tutto ciò che non è nell’ottica del “politicamente corretto”.
Dinanzi il Giudice delle indagini preliminari di Trieste, invece, il processo che vede incriminato Tuiach per una serie di post sempre sul social russo Vkontakte questa volta per pensieri esternati sul “popolo deicida”.
Il problema resta quello, in entrambi i casi, della libertà di espressione e della tutela del libero pensiero.
Tuiach per la sua genuinità espressiva assai sopra le righe è una vittima predestinata.
Questo studio assiste Fabio in tutti i procedimenti giudiziari che lo vedono coinvolto e non può denunciare la pericolosità della sistemica persecuzione del Tuiach.
La battaglia legale e di diritto di questa difesa diventa una battaglia di libertà e per la libertà non solo di Tuiach, ma per tutte le forze dissidenti.
[Così in una nota l’Avv. Carol Richichi responsabile dello Studio di Roma dell’Avv. Nicola Trisciuoglio e codifensore di Fabio Tuiach]
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