Cultura, Mollicone (Fdi): sostenere jazz e industria musicale, presenteremo emendamenti in legge di bilancio e dl fiscale

(ASI) “La musica rappresenta il prestigio della nostra nazione e il jazz va sostenuto come espressione artistica di altissimo profilo con autori italiani di prestigio internazionale.

Lo ha affermato Federico Mollicone, deputato responsabile Cultura di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Cultura a Montecitorio, nel corso della tavola rotonda "Idee e proposte per la riforma dello spettacolo dal vivo" organizzata dalla rete di I-jazz -  Presenteremo in legge di bilancio incentivi fiscali per le scuole di musica jazz, così da poter formare una nuova generazione di jazzisti. Un credito d’imposta per le scuole che possa garantire la crescita di un nuovo vivaio musicale. Inoltre, proporremo l’introduzione di specifici insegnamenti nelle scuole, di natura curriculare, e non, come lo stato attuale, extracurricolare e con pochi fondi. E’ necessario istituire, nell’ambito del Ministero della cultura, la Direzione generale Musica. È innegabile l’importanza fondamentale dell’attività di promozione della produzione musicale nazionale per consentire alla cultura e alla capacità creativa italiane di esprimersi rispettando la varietà e la ricchezza della cultura europea ed extraeuropea. Per realizzare appieno queste attività è necessaria la creazione di appositi uffici con un’organizzazione dedicata esclusivamente a questi importanti compiti. Su questo, poi, abbiamo presentato un emendamento alla delega sullo spettacolo con il collega Iannone. In una specifica proposta di legge abbiamo chiesto l’istituzione del Fondo per il sostegno della musica jazz, con una dotazione di 1 milione di euro per l’anno 2021 e di 2 milioni di euro annui da destinare alla promozione di eventi legati alla musica jazz. Bisogna rilanciare la domanda di cultura, introducendo un sistema fiscale di detrazione delle spese per l'acquisto di beni e servizi culturali, quali l'acquisto di biglietti di ingresso e di abbonamenti a musei, cinema, concerti, spettacoli teatrali e dal vivo, e le spese sostenute per l'acquisto di libri e di materiale audiovisivo protetti da diritti d'autore. Poi, l’abbassamento dell’IVA al 4% sui prodotti culturali. - ha continuato Mollicone - Abbiamo difeso la direttiva Copyright, per garantire che ci fosse un equo compenso sulle piattaforme digitali per la creatività italiana. In legge di bilancio e nel DL fiscale - ha concluso Mollicone - presenteremo emendamenti per aumentare l’efficacia del credito d’imposta per lo spettacolo, per l'estensione dell'art bonus e per la revisione del diritto di improvvisazione."

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