Governo: Centinaio (Lega), Conte a casa, non è presidente per tutte le stagioni

(ASI) Roma - "Un presidente che deve andare a casa, che lo deve fare per cinquecentomila motivi, tanti quanti sono i cittadini italiani che con il suo malgoverno hanno perso il proprio lavoro o chiuso la propria attività. Con la sciagurata politica di questa maggioranza ha chiuso circa il 21% delle agenzie di viaggio, il 14% dei bar e dei ristoranti, il 30% delle realtà produttive dei settori della cultura e dello sport.

Mentre il Paese affonda, Conte ci parla di regolamenti parlamentari da modificare e di riforma elettorale: argomenti sideralmente lontani dai bisogni degli italiani ma che tradiscono le manie di protagonismo di questo presidente, che non rispetta il Parlamento e che vuole limitare il ruolo del legislatore, seguendo l'esempio dei suoi amici cinesi o venezuelani. Questo "Arturo Brachetti" della politica, questo presidente "mille vite" come i playmobil, ora populista ora amico degli scafisti, che addirittura si arroga il ministero dell'Agricoltura senza avere alcuna conoscenza di un comparto che cuba il 25% del Pil italiano e lo rende oggetto delle trattative di spartizione, ha tradito il suo Paese e deve dimettersi. Nato con il solo intento di frenare l'ascesa democratica di Salvini, questo governo oggi cerca i costruttori, che forse sarebbe meglio chiamare traditori: un governo che si copre di insuccessi, come nemmeno il superfallimentare Arcuri ha fatto. Nessuna fiducia a chi persegue un solo scopo, dimenticando il Paese: restare incollati alla propria poltrona, nonostante tutto e tutti". Così il senatore della Lega Gian Marco Centinaio, durante la discussione generale ora in Senato.

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