Calabria, Licheri (M5S): al Paese non seve una RAI che censura

(ASI) Roma - “La Rai, in quanto emittente pubblica, deve rimanere imparziale e permettere a tutti di esprimere le proprie posizioni. In questi anni sugli schermi della televisione pubblica sono transitati assassini, mafiosi, parlamentari impresentabili e politici condannati. Tutto ciò nel solco del principio secondo il quale va offerta agli italiani un’informazione più completa possibile.

Trovo quindi stupefacente che il maglio dell'oscurantismo televisivo sia caduto proprio sulla figura del presidente dell'Antimafia. Nicola Morra ha chiesto pubblicamente scusa chiarendo come non fosse nelle sue intenzioni mancare di riguardo nei confronti di tutti coloro che sono affetti da patologie oncologiche”. Lo comunica in una nota Ettore Licheri, capogruppo M5S del Senato. “Temo però che la censura sia scattata sul resto delle riflessioni del presidente Morra”, prosegue Licheri, “liste di impresentabili prodotte dalla Commissione Antimafia che vengono ignorate e vecchi partiti che continuano, nonostante le segnalazioni, a candidare persone che poi finiscono agli arresti come Tallini. Prendo atto di come su chi osa richiamare l'esigenza di un maggior rigore nei comportamenti, soprattutto per chi riveste ruoli pubblici, cada puntualmente l'accusa di essere soltanto un giacobino. Il peggiore degli insulti, evidentemente, per un paese dove spesso ci sono resistenze, anche rabbiose, di fronte agli impegni morali. Un malcostume che all'estero sarebbe considerato inaccettabile ma che qui in televisione è meglio che non si racconti”.

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