Referendum e territori, Bussone (UNCEM): Patto eletto-elettore da rafforzare

uncem(ASI) "Non certo l'Uncem dà indicazioni sul voto al referendum di domenica e lunedi. Mai lo abbiamo fatto in vista di tornate elettorali e mai lo faremo. Non è il nostro ruolo. Giunta, Consiglio, tutti i Sindaci e Amministratori voteranno SI o NO secondo coscienza nella massima serenità e libertà. È la democrazia. Esiste, è preziosissima".

 

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem. Che prosegue: "Taglio SI o taglio NO, Uncem ha posto da tempo alcuni temi nel dibattito politico nazionale e anche regionale. Rafforzare il patto tra l'eletto e l'elettore è importante. Generare fiducia, stima delle comunità negli eletti, indipendentemente dallo schieramento e dal partito, se in maggioranza o all'opposizione, è decisivo nel nostro sistema democratico. Generare un Patto nuovo vuol dire far crescere la Politica e le Istituzioni democratiche. 'Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato', recita l'articolo 67 della Costituzione. Il luogo in cui il Parlamentare è eletto, del quale è espressione, non è però tralasciabile e qualsiasi riforma elettorale deve servire a rendere omogenea e certa la rappresentanza dei territori tutti - conferma Bussone - non centralizzando nelle aree urbane e nelle città, forti dei loro numeri, i luoghi che esprimono eletti. Le leggi elettorale che verranno corrette e riscritte, a livello nazionale e regionale, siano capaci di rafforzare il patto eletto-elettore e individuare nella rappresentanza omogenea, chiara, percepibile, un valore che permette alle 'periferie' territoriali, aree interne e montane, di non sentirsi margine escluso o non considerato, bensì di poter identificare sempre nell'attività del Parlamento, ovvero dei Consigli regionali, impegno e strumenti di coesione, atti e leggi generatori di unità territoriale". Così in una nota UNCEM - Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani.

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