(ASI) "Ritengo che la scelta di nominare il successore di Mario Draghi alla Banca d’Italia, una decisione che spetta esclusivamente al Presidente del Consiglio, debba essere sottratta al condizionamento di partiti o di singoli esponenti politici e governo".
Lo ha affermato Sandro Bondi, senatore e coordinatore nazionale del PdL. "Proseguire una latente trattativa o peggio una prova di forza su una scelta cosi’ delicata non giova all’Italia e non giova neppure al prestigio di coloro che se ne rendono protagonisti".