Coronavirus. Sudisti Italiani: "Questa volta siamo d'accordo con Salvini: bisognava chiudere le frontiere. La classe politica sia unita per il bene degli italiani"

sudistitaliani(ASI) "Le affermazioni ridicole di Vittorio Feltri relative al paragone tra il Colera, che ha colpito i napoletani, e il Coronavirus, che sta diffondendosi in Lombardia ed in Veneto, offendono il buon senso e, soprattutto, chi si è ammalato".

 

Lo dichiarano con una nota i Sudisti Italiani e sostengono, inoltre, che "essere sovranisti o non sovranisti, liberali, democratici, poco conta: quel che conta ora è solamente il bene degli italiani. Occorre ammettere, per onestà intellettuale, che Matteo Salvini ha ragione nel sostenere che, conoscendo il pericolo, occorresse chiudere le frontiere. Il razzismo, che noi combattiamo, non deve essere chiamato in causa per quanto riguarda la lotta contro il Coronavirus.
La nazione italiana ed i suoi cittadini devono essere difesi in casi di questo genere, senza titubanza alcuna. L'attuale classe politica
si spogli, in questa dolorosa circostanza, degli orpelli ideologici e di fazione e lavori compatta per trovare soluzioni al fine di impedire che il virus possa diffondersi contagiare altri italiani. Evitiamo, in questa tragica circostanza, ogni forma di assurdo campanilismo e strumentalizzazione politica!
E' vergognoso che qualcuno approfitti di questa terribile emergenza per trarne vantaggi politici o scrivere barzellette da osteria.
Invitiamo, per tale motivazione, Vittorio Feltri e altre persone, giornalisti meridionali compresi, a tacere nel rispetto di chi si è ammalato a causa del contagio galoppante del Coronavirus".

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