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Napolitano: Per rimanere in Europa serve esame di coscienza collettivo

(ASI) "Per restare in Europa è necessario un esame di coscienza collettivo che tocchi anche i comportamenti individuali degli italiani perché, o molti italiani di ogni gruppo sociale e di ogni parte politica comprendono che non viviamo più negli anni ottanta e tantomeno negli anni settanta, che il mondo è radicalmente cambiato e che dobbiamo cambiare nelle nostre aspettative e nei nostri comportamenti e dobbiamo farlo alla maniera europea, oppure il nostro Paese non ha la prospettiva che invece può e deve avere".

 Così un comunicato del Quirinale racconta quanto affermato dal Presidente della Repubblica a Palermo, dialogando con Gianfranco Pasquino sul tema "Rifare gli italiani per stare in Europa" nell'ambito del XXV Convegno della Società Italiana di Scienza Politica.

La visita a Palermo del Capo dello Stato prosegue con l'incontro in Prefettura con la vedova di Libero Grassi e una delegazione di ragazzi dell'Associazione Addiopizzo junior che illustreranno le iniziative di sensibilizzazione sui temi dell'anti racket e di promozione della cultura della legalità. Successivamente, il Capo dello Stato partecipa al convegno organizzato dalla Società Siciliana per la Storia Patria nel corso del quale il prof. Lucio Villari, ordinario di Storia contemporanea dell'Università degli Studi Roma Tre, tiene una lectio sul contributo della Sicilia al Risorgimento.

Giovedì, al suo arrivo nel capoluogo siciliano il Presidente Napolitano aveva partecipato a Palazzo dei Normanni alla cerimonia commemorativa del centenario della nascita di Giuseppe La Loggia. "Non possiamo dimenticare che l'autonomia è stata concepita come strumento per garantire lo sviluppo della Sicilia, della sua economia e l'occupazione. Purtroppo questo è un problema ancora gravemente aperto", aveva detto il Presidente Napolitano lasciando Palazzo dei Normanni.

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