Umbria. Sanità.  Mancini (Lega): “Inaccettabile congelare l’attività legislativa per divergenze interne al Pd, staccate la spina”

“Gli umbri lavorano senza sosta e spesso senza ferie, chi amministra dovrebbe dare il buon esempio e non lavorare tre giorni al mese”

mancini6(ASI) “Da parte del Pd solo atteggiamenti isterici per tenere strette le poltrone”. Il Capogruppo della Lega Umbria, Valerio Mancini, torna a parlare dello scandalo sanità e chiede la scioglimento immediato della massima assise regionale. “Stiamo assistendo ad un canovaccio che nemmeno gli abili sceneggiatori dell’antica Grecia avrebbero potuto realizzare – spiega Mancini - abbiamo un capogruppo del Pd umbro, già ripetutamente sconfessato nella sua Marsciano che, in preda all’ansia, by-passa i vertici regionali del suo partito e chiede un intervento da Roma, ma anche qui la bocciatura è sonora, Zingaretti delega un vice. Intanto l’economia umbra vive un periodo di stagnazione, l’occupazione cala, i giovani migrano e la macchina amministrativa che dovrebbe garantire leggi ai cittadini umbri, è ostaggio di un Pd che mette i propri interessi davanti a quelli del suo popolo. Inaccettabile convocare un consiglio regionale un mese dopo l’ufficialità dell’inchiesta, per poi non risolvere nulla e rimandare, ancora una volta la trattazione dell’argomento. La data del 18 Maggio fissata dalla maggioranza per ridiscutere la questione è pura follia: dobbiamo aspettare 11 giorni dopo l’ultima assise e casualmente di Sabato, cosa per altro mai accaduto in 4 anni e mezzo di legislatura e proprio il giorno, in cui la Lega, ha organizzato una manifestazione nazionale a Milano. Se credono di fermarci con questi ”mezzucci” resteranno delusi, la Lega, come sempre accaduto, sarà presente in Consiglio Regionale per difendere i cittadini e vedere cosa di nuovo si inventerà il Pd per tenersi attaccate le poltrone. Una prova di quanto il Pd sia veniale?La votazione contraria alla riduzione dei parlamentari pochi giorni fa a Montecitorio. Gli umbri lavorano senza sosta e spesso senza ferie, chi amministra – conclude Mancini – dovrebbe dare il buon esempio e non lavorare tre giorni al mese”

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