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Agricoltori in lotta. Manifestazione Messina: inapplicabile in agricoltura l’ istituto dell’ esdebitazione

(ASI)“ L’ esdebitazione in agricoltura, prevista dalla manovra, senza un ombrello di certezza giuridica che riduca in un ambito di maggiore percorribilità i sentieri della fantasia, diventa inapplicabile alle 980 mila imprese agricole in crisi, come ritiene il Governo”.

 E’ stato ribadito ad alta voce dai vari interventi alla manifestazione di Messina del 20 luglio organizzata dal moviemento dei forconi.

“Lo strumento e’ una risposta parziale – afferma il portavoce Martino Morsello – l’ aspirina al posto dell’ antibiotico e non chiarisce se e come la fattispecie in esame possa avere un effetto diffuso o se piuttosto sia, come noi riteniamo e come la norma prevede, una particolare ipotesi applicabile in caso di fallimento o concordato preventivo”.

I dubbi circa il suo effetto diffuso derivano dal fatto che l’ imprenditore agricolo, ai sensi della legge fallimentare, non e’ soggetto alle procedure concorsuali.

La relazione al decreto legislativo 12 settembre 2007, n 169 recante disposizioni integrative e correttive al R.D. 16 marzo 1942, n 267 nonché al decreto legislativo n. 5 del 2006, in materia di disciplina del fallimento, del concordato preventivo e della liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell’articolo 1, commi 5, 5-bis e 6, della legge n. 80 del 2005, conferma chiaramente l’esonero dalle procedure concorsuali di tutti gli imprenditori agricoli, piccoli e medio grandi.

In assenza del presupposto soggettivo della fallibilita’ per i piccoli imprenditori agricoli, la misura ci sembra sia stata pensata per altre ragioni.

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