Governo. Ingerenza o non ingerenza:questo è il problema ?

mattarella3(ASI) Si sta assistendo da qualche giorno ad un comportamento abbastanza inusuale alla prassi costituzionale di una “ingerenza” oserei dire da parte del Presidente Mattarella sul nascente Governo 5 Stelle-Lega.

Non si era mia assistito ad un caldo interesse da parte del Capo dello Stato non solo nella indicazione del “Premier” ma anche di tutto lo staff per governare.
Il discorso è molto ampio ed è piu’ politico che istituzionale.
Lo status quo non riesce a metabolizzare la sconfitta tremenda dopo anni di mal governo.
Ora che sono all’opposizione, dura opposizione faranno ( sic!) quello che non hanno fatto prima, a scoppio ritardato, intendono farlo ora.
L’Europa ha semplicemente consigliato l’Italia di scegliere “persone” Europeiste, della NATO, pro-Euro, Pro- Austerity
Se pur l’artl 92 della Costituzione disciplina la formazione del Governo con una formula semplice e concisa :” Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri”.
Secondo tale formula sembrerebbe che la formazione del Governo non sia frutto di un vero e proprio procedimento.
Nella prassi la sua formazione si compie mediante un complesso ed articolato processo nel quale si puo’ distinguere la fase delle consultazioni( preparatoria) da quella dell’incarico fino a quella che caratterizza l “nomina”.
Ci troviamo ora invece che dopo vari tentativi e proposte di “Governo del Presidente” di “Governo di tregua”, le forze politiche vittoriose hanno sciolto la riserva e presenteranno nome del “Premier” e dei “ministri”.
Quello che stona in tale situzione abbastanza faraginosa per il tempo ed i proclami,è interesse del Capo dello Stato a “consigliare in maniera determinata” il nominativo del “Premier” ed una specie di “affidavit” per i singoli “ministri”.
La paura è tanta! Non si riesce ad accettare un una vera democrazia che il vecchio “establishent” deve accettare chi con elezioni democratiche, con un sistema elettorale criticabile anche dal punto di vista costituzionale, sia stato avallato senza riserve e “promulgato” dal Capo dello Stato.
Allora che con certezza assoluta era prevedbile una situazione di stallo che si sarebbe potuto creare, il Presidente ha fatto il “notaio” ed ora” che c’è stato comunque un cambiamento, che gli Italiani vogliono la destra ed un radicale modo di fare politica, accettabile o meno, ma deve essere accettato per forza,si mette a sindacare,a consilgiare in maniera decisa ,chi mettere o meno!
Con tutto il rispetto per Mattarella, questa volta dovrebbe astenersi e continuare a fare il “notaio”.

Sara’ il Parlamento e gli eventi futuri a giudicare la professionalita, meritevolezza di essere seguiti.
Quindi, Europa o Merkel, o Draghi! O politiche di “autersity” che hanno penalizzato l’Italia, la vita degli italiani, la vita del ceto borghese, industriale, che si è “proletarizzato” alquanto, ove la pressone fiscale è altissima, i consumi annullati, la burocrazia all’eccesso, le imbrigliatiure fiscali sulla prevenzione della evasione fiscale, hanno demotivato il consumo ed il commercio, la prestazione dei servizi, la eccessiva penalizzazione del contanti, l’annullamento della libera trsferibilita’ dei titoli di credito, la penalizzazione per il mancato pagamento imposte e contributi inps che pesano del100% sulle azende,i ritardi nel pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione, l’annullamento di ogni speranza di avere una pensione per i nostri giovani che si vedono penalizzati per gli stipendi e trattenute previdenziali che andranno solamente a sostegno della spesa corrente e non vedranno alcunchè!
Che cosa dire ai nostri figli! Che i loro stipendi sono bassi perché le trattenute serviranno per pagare le spese correnti, gli stipendi d’oro! le pensioni d’oro! attuali ed a dispensare aiuti “a pioggia” senza criterio e con grande dispersione di denaro, buttato via al vento!

Non penso proprio che facciamo il bene delle nuove generazioni!
Quindi se una forza politica o due forze poltiche hanno vinto! In una vera democrazia, si accetta la sconfitta e si attende che le promesse elettorali diventino realta!
Altrimenti! I giuochi cambiano! Questa è democrazia! Non servilismo sottile per conservare uno status quo!

Mauro Norton Rosati di Monteprandone -  Agenzia Stampa Italia

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