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Libia. Gruppo Contatto: Frattini, verso una soluzione politica

(ASI) L’obiettivo è arrivare, attraverso la pressione militare, ad un cessate il fuoco in tempi brevi e avviare un processo politico inclusivo, senza Gheddafi, che sfoci in una Libia democratica.

 E’ la “road map” indicata dal Gruppo di Contatto nella sua riunione svoltasi alla Farnesina, presieduta dal Ministro Franco Frattini e dal Primo Ministro e Ministro degli Esteri del Qatar, Sheik Hamad Bin Jassim Bin Jabr Al-Thani. Ed è su questa strada che si sta muovendo il Consiglio Nazionale di Transizione (Cnt) che ha manifestato la "volontà di procedere da subito con l'assistenza dell'Onu ad elezioni municipali, cominciando così un processo graduale di elezioni comunali", secondo quanto ha detto lo stesso Frattini a conclusione della riunione del Gruppo. La pressione militare, dunque, è uno strumento necessario perché si realizzi un processo politico: “gli attacchi della Nato- ha detto Frattini - hanno ridotto del 40% gli arsenali nella mani di Gheddafi e "il tempo gioca a nostro favore e contro Gheddafi" ma "non abbiamo incorporato l'ambiziosa" prospettiva della Turchia per arrivare a una "tregua entro sette giorni".

“Accordo di estrema importanza” è stato definito da Frattini quello raggiunto dal Gruppo sul “meccanismo” finanziario che aiuterà il Consiglio nazionale di Transizione e su un "parziale scongelamento di fondi bloccati nelle banche o istituti finanziari da mettere a disposizione delle necessità di base della popolazione libica". Il meccanismo, sarà "supervisionato dal comitato sanzioni delle Nazioni Unite", e nella struttura amministrativa del meccanismo ci sarà la partecipazione di paesi europei e africani. Per i paesi europei, nel board, ci sarà una rotazione semestrale tra Italia e Francia.

Per gli aiuti umanitari, in favore della popolazione libica, ci sono già 250 milioni di dollari. “contributi significativi”, ha sottolineato Frattini, suddivisi tra impegni e prestiti. L’Italia è comunque pronta a continuare anche a livello nazionale la sua attività di aiuti. "Abbiamo appena completato l'evacuazione dei feriti e dei feriti gravi dagli ospedali di Misurata. E siamo pronti, avendone informato il Cnt, a moltiplicare queste iniziative. Un forte contributo - ha proseguito Frattini - lo potrebbe dare l'Ue con la missione umanitaria europea Eufor già pianificata ma che, come accordato, partirà su richiesta delle Nazioni Unite".La prossima riunione del Gruppo di Contatto sulla Libia si terrà ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, in una data ancora da stabilire.

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