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Idv: siamo dalla parte dei democratici libici

(ASI) Continuano le polemiche da parte dell'Idv circa l'impegno italiano e internazionale difronte alle rivolte che stanno insanguinando la Libia.

 

L'europarlamentare dell'Italia dei Valori, Niccolò Rinaldi, afferma in una nota: "È incredibile come l'Alto Rappresentante per la politica estera dell'Ue, mentre i democratici libici sono ammazzati da un regime che non esita a usare l'aviazione contro i dimostranti e perfino quando gli stessi diplomatici libici alle Nazioni Unite accusano Gheddafi di genocidio, non trovi meglio da dire che invitare alla moderazione "tutte le parti", "deplorando" ma non condannando l'uccisione di vittime civili. Dietro queste parole da farisei di Catherine Ashton – continua il capodelegazione IdV a Bruxelles - si nascondono i governi europei, a cominciare da quello italiano, forse tutti intimoriti dalla minaccia dei Gheddafi di riversare sulle coste europee folle di rifugiati. È il segno che gli accordi per i rimpatri in mare ricadono contro un'Italia ormai sotto ricatto. Il Regno d'Italia accolse i profughi serbi cacciati dagli austriaci con ben maggior coraggio, mentre nelle pavide dichiarazioni dell'Ue leggiamo quasi il desiderio di inviare le navi a Tripoli per ristabilire quell'ordine dispotico che faceva tanto comodo. Quanto a noi – conclude Rinaldi -, salutiamo i democratici libici che, da soli, sfidano una dittatura tra le più repressive e segnano un'altra svolta nel mondo arabo che l'Europa una volta di più vorrà capire troppo tardi”

Anche Felice Belisario, capogruppo in Senato per l'Idv polemizza affermando: ""Non si ferma il massacro della popolazione con i raid aerei del criminale Gheddafi, ma l'Esecutivo continua a prendersela comoda, occupato solo a costruire una dittatura in sedicesimo. Berlusconi smetta di perdere tempo dietro ai suoi guai e si preoccupi, una volta per tutte, esclusivamente degli italiani. Questo Governo allo sbando non si è finora degnato di chiedere a Gheddafi di garantire la sicurezza dei nostri connazionali e delle imprese in Libia ma, anzi, ha solo temporeggiato peggiorando la situazione. Dopo la tardiva e ipocrita condanna delle violenze, ora si annunciano i primi rimpatri degli italiani. Le giravolte del centrodestra sulla crisi in Libia sono indegne del nostro Paese e comportano danni gravissimi. E' a causa del silenzio della maggioranza che alcuni manifestanti hanno deciso di bloccare il gasdotto che arriva in Italia, smentendo le rassicurazioni del Ministero dello Sviluppo Economico. Ed è per il servile atteggiamento nei confronti della Libia, con il conseguente isolamento dall'Ue, che avremo enormi difficoltà nel gestire i flussi migratori. Questi sono i risultati della politica del centrodestra, ma chi ha sbagliato dovrà pagare: il Governo risponderà delle pesanti conseguenze causate dalla collusione tra Berlusconi e Gheddafi, due autocrati - conclude Belisario - ormai sul viale del tramonto".

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