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 Donadi (Idv): Biotestamento, l’etica a fini politici
(ASI) Il capogruppo dell'Italia dei Valori, membro della commissione Affari Costituzionali, Massimo Donadi si è così espresso circa la legge sul testamento biologico, osservando come questa sia usata principalmente per scopi politici.


"Non c’è etica nella nostra politica, che è giunta al punto di utilizzare la delicatissima legge sul testamento biologico come strumento di lotta, con fini miserabili. L’intento del Pdl è chiaro: riesumare il testo approvato dal Senato sull’onda emotiva del caso Englaro per avvicinare l’Udc al centrodestra e per spaccare Fli.
Quel testo sul testamento biologico è una truffa, illiberale, medievale, arcaico. Si chiama così solo per convenzione, in realtà è un mezzo per imporre l’alimentazione e l’idratazione forzata anche a chi si trova nella condizione di coma irreversibile. Siamo tornati alla concezione dello Stato Etico, di un potere burocratico che, in nome di superiori principi religiosi, politici, morali, decide al posto dei cittadini, annullando il libero arbitrio, la libertà di scelta e le convinzioni di ciascuno. Questa legge è un vero colpo alla laicità dello Stato, sancita dalla Costituzione e principio indispensabile per costruire uno stato moderno ed aperto a tutti i cittadini.
Anche sulla terminologia ci sarebbe da discutere. Quando si parla di alimentazione forzata, alla maggior parte delle persone viene in mente un paziente nutrito con pappette e beveroni. Non è così, la realtà è molto diversa. Stiamo parlando di persone ‘nutrite’ attraverso flebo e sondini che iniettano nel corpo sostanze per permettere in mantenimento delle funzioni biologiche. Nulla di più, purtroppo. Il testamento biologico è la possibilità di scegliere con anticipo e nel pieno delle proprie facoltà mentali a quali cure sottoporsi o non sottoporsi nel caso in cui ci si trovasse nelle condizioni di non poterlo fare. Una diritto civile che dovrebbe essere garantito a tutti. Invece lo negano e tenteranno di approvare questa legge barbara solo per miserabili scopi di potere.
Ci credessero, almeno. In quel caso potremmo avere rispetto di una posizione che muove da un sincero sentimento religioso, da profondo convincimento morale. No, è pura strumentalità, e per questo ancora più inaccettabile. Ci opporremo ad una legge che rende l’uomo schiavo di altrui convinzioni".

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