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Compravendita deputati, Di Pietro indica mandanti a PM

(ASI) Oltre al voto di sfiducia al Governo di Silvio Berlusconi a tenere viva l'attenzione degli italiani e l'indagine della Magistratura romana sulla presenta comprevendita dei desputati. A tal proposito, come aveva promesso, Antonio Di Pietro (iDV) è tornato questa mattina a palazzo di giustizia, a Roma, per integrare, con un nuovo esposto, quello presentato tre giorni fa al procuratore Giovanni Ferrara, in cui ha denunciato la presunta compravendita di voti parlamentari in vista del voto di fiducia di domani.

 "Ho indicato fatti, circostanze e nomi" ha detto il leader dell'Idv, dopo aver lasciato l'ufficio del procuratore aggiunto Alberto Caperna. Ha fatto anche i nomi dei presunti mandanti? "Sì", ha risposto Di Pietro. Nell'esposto depositato - ha aggiunto
il presidente dell'Italia dei Valori - si chiedono, tra l'altro, ''interventi cautelativi'' ossia l'acquisizione ''ai fini probatori di atti'' che, a suo dire, dimostrerebbero la fondatezza delle sue accuse in merito al presunto ''mercato dei voti'' in Parlamento. Nell'esposto, ha dichiarato Di Pietro, non si fa riferimento solo ai due deputati che hanno lasciato il gruppo Idv alla Camera, Antonio Razzi e Domenico Scilipoti, ma anche ad esponenti di altre formazioni politiche. ''Ci sono comportamenti in Parlamento finalizzati a modificare gli assetti''. Di Pietro ha infine definito il ''passaggio di casacca'' di alcuni parlametari, ''comportamenti più spintanei che spontanei''. Gli inquirenti dovranno ora accertare se dietro i fatti denunciati dal leader dell'Italia dei Valori si possa configurare la fattispecie di corruzione.

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