Libia: candidati alla presidenza si accordano per rispettare l’esito del voto

(ASI) Un totale di 18 candidati alle prossime elezioni presidenziali in Libia hanno dichiarato l’intenzione di rispettare l’esito del voto. L’intesa è giunta al termine di un incontro virtuale nel corso del quale i partecipanti hanno stretto “un patto d’onore”che obbliga i partecipanti ad accettare le regole del processo elettorale e a rispettarne i risultati.

La dichiarazione include personalità di spicco dell’est e dell’ovest Ibrahim al Dabbashi, Asaad Zhio, Ismail al Shtiwi, Bashir Saleh, Hamid al Baghdadi, Hamad Bourouq, Khaled Kaim, Aref al Nayed, Ashour Shawail, Abdul Hakim Bayou, Othman al Basir , Othman Abdul Jalil, Fathi Bashaga, Fadil al Amin, Laila bin Khalifa, Muhammad al Muntasir, Muhammad Khalid al Ghawil e Mahmoud al Tilisi.

I sottoscrittori del patto hanno anche “suggerito” di posticipare il voto, attualmente previsto per il prossimo 24 dicembre, a patto che “venga concluso il processo elettorale”.

Nel corso dell’incontro i 18 hanno anche sottolineato il presunto conflitto di interessi tra il ruolo del governo nel facilitare il processo elettorale e la candidatura del primo ministro, Abdulhamid Dabaiba. Candidatura, quest’ultima, che secondo i 18 produrrebbe disparità di opportunità nella campagna elettorale.

Le parti hanno anche ribadito con forza “il pieno rispetto” del diritto dei libici di esprimere la loro volontà di scegliere i loro leader attraverso le urne, adottando una “posizione coerente e chiara sulla necessità di porre fine alla divisione in tutte le sue forme, unificare le istituzioni tenendo elezioni presidenziali e parlamentari secondo la tabella di marcia concordata”.

Al termine dell’incontro i partecipanti hanno chiesto la formazione di un coordinamento diretto per riuscire ad organizzazioneun incontro allargato a Sirte, nella Libia centro-settentrionale, il 20 dicembre, con l’obiettivo di aumentare il coordinamento e ampliare la partecipazione dei candidati al raggiungimento degli obiettivi menzionati.

Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia

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