Stati Uniti, Biden lancia il suo “New Deal”, un nuovo piano di rilancio economico e di investimenti per il Paese

(ASI) Joe Biden, l’attuale Presidente degli Stati Uniti ha voluto mettere al primo posto in agenda, un piano per rilanciare il Paese. Lo ha chiamato The American Jobs Plan, accostandolo così al New Deal del 1933 di Franklin Delano Roosevelt.

Il programma di investimento economico e finanziario si avvicina molto agli investimenti fatti dagli Statesnegli Anni Sessanta e alla corsa nello Spazio. Si sta già parlando di piano epocale, come riferiscono i quotidiani d’oltre Oceano. Gli investimenti pubblici interesseranno 2 miliardi di dollari, ammortizzati, in media in otto anni. L’obbiettivo è quello di creare milioni di posti di lavoro ben pagati, ricostruire le infrastrutture, riposizionare gli Stati Uniti nella competizione con la Cina.

Il presidente premette : “L’America è il Paese più ricco del mondo ma solo il tredicesimo per dotazione infrastrutturale”. Saranno quattro i grandi capitoli di investimento : i trasporti, tra cui le Strade, i ponti, le ferrovie. La creazione di una rete di 500 mila stazioni di ricarica per le auto elettriche. Le reti idriche cosiddette utilities : condotte obsolete dell’acqua, elettricità, la banda larga di Internet. Progetti per rinnovare circa due milioni di case, oltre a scuole ed ospedali. È in programma anche la modernizzazione delle strutture di cura per gli anziani, i disabili, e quindi le categorie più fragili, e le persone indigenti o più svantaggiate come i ricoveri per i senzatetto. Almeno 180 miliardi di Dollari saranno destinati alla ricerca e allo sviluppo tecnologico, per tenere il passo con la Cina.

L’obbiettivo per L’America del Nord è quello di conquistare il primato mondiale nelle scienze ambientali e nell’innovazione”. Questo ricorda il piano di rilancio di Donald Trump, ovvero “L’America First”. Si continuerà dunque seguendo la stessa linea per il rilancio dell’industria manifatturiera nazionale che contribuisce al 70% della ricerca applicata, al 30% della produttività e al 60% delle esportazioni”. Tuttavia ci sono anche delle problematiche da risolvere prima di poter attuare il piano correttamente. Il debito pubblico come viene riportato dalle fonti locali è già al 129% del prodotto interno lordo. Il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, sostiene che in questa fase il governo non si debba preoccupare del debito. Janet Yellen, segretario al Tesoro, ha persuaso il Presidente Bidena non confidare sugli automatismi del ciclo economico : iniezione di spesa pubblica, ripartenza della crescita e quindi delle entrate fiscali. Ecco allora che la manovra del piano, prevede l’aumento delle imposte sugli utili di impresa, che dovrebbero generare  miliardi di gettito nei prossimi 15 anni. Altro obbiettivo è quello di scoraggiare le multinazionali ad emigrare nei paradisi fiscali. Da Washington si sta pensando di portare l’aliquota al 28%. Trump aveva ridotto il prelievo sugli utili dal 35 al 21%.

In questo scenario JoeBiden dovrà fronteggiare l’opposizione dei Repubblicani, contrari a qualsiasi incremento delle tasse.

Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia

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