+++ Iran: Usa rinnovano regime sanzioni +++

biden9(ASI) La situazione rischia di complicarsi seriamente, così come le nuove e possibili trattative sul nucleare iraniano. Le notizie, provenienti nelle ultime ore da Oltreoceano, non sono buone. La richiesta di Teheran, in merito alla riduzione sostanziale delle sanzioni in vigore contro il suo governo, non sembra essere stata accolta.

Il presidente americano ha prolungato infatti di un anno il regime, imposto nel 1995 dall' allora leader di Washington Bill Clinton, di tali provvedimenti punitivi contro l’ Iran. Essi dureranno dunque fino al 2022. Lo ha riferito, ieri sera in una nota, la Casa Bianca.

Il dipartimento di Stato, ovvero il ministero degli Esteri,  ha comunicato, subito dopo agli organi di informazione, l’ invio di una lettera del leader indirizzata ai componenti del Congresso che ha sede nella capitale degli Usa. "Le azioni e le politiche delle autorità di Teheran – ha scritto Joe Biden nell’ epistola spedita ai membri del Campidoglio - continuano a rappresentare una minaccia speciale per la sicurezza nazionale, la politica internazionale e l'economia degli Stati Uniti".

E’ probabile che, alla luce di ciò, la Repubblica Islamica possa proseguire la strada intrapresa, relativa all’ arricchimento dell’ uranio, al fine di realizzare la tanto temuta bomba atomica. L’ amministrazione di Pennsylvania Avenue 1600 non è disponibile ad accettare tutto ciò e non lo è neanche il suo alleato Israele. Quest’ ultimo ha fatto sapere, tramite una recente intervista televisiva trasmessa qualche giorno fa del ministro della Difesa Benny Gantz, che sta aggiornando i propri piani per condurre eventuali attacchi contro le infrastrutture del paese degli Ayatollah. L’ azione potrebbe avvenire, persino a livello unilaterale, nel caso in cui la comunità internazionale non dovesse compiere i passi adeguati per fermare le aspirazioni del governo dei Pasdaran. Il suo rappresentante all’ Onu ha invitato la controparte a non compiere “errori di calcolo”. Bisogna evitare quindi che l’ escalation prenda il sopravvento, danneggiando l’ intera regione e il mondo.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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