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Il futuro dell’imprenditoria italiana in Georgia: quali sfide?
Mercoledì 13 ottobre Tbilisi ospiterà la riunione annuale del comitato degli imprenditori italiani in Georgia: un’occasione per fare il punto sulla presenza italiana nel Paese caucasico e per immagine le prospettive future dell’Italia in un’economia che appare pronta per riprendere il cammino di crescita iniziato sei anni fa, nel solco di un progressivo avvicinamento all’Unione Europea. Durante la riunione verranno presentati, tra le altre cose: il Rapporto Paese congiunto Ambasciata/Ufficio ICE relativo al primo semestre 2010; nuovi strumenti finanziari agevolati per facilitare l’ingresso delle strutture, dei prodotti e dei servizi italiani in Georgia, con un’attenzione alle piccole e medie imprese; il progetto “Argo”, un database di curricula vitae di giovani georgiani conoscitori della lingua italiana.                                                     Localizzata in posizione strategica, nella regione del Caucaso meridionale, la Georgia è fortemente intenzionata a perseguire una politica di "deregulation" grazie alla quale nel 2007 aveva raggiunto un tasso di crescita del PIL pari al 12 per cento ma che è stato successivamente bloccato dal conflitto dell'agosto 2008 con la Russia. Ora il Paese sta riprendendo il suo cammino di sviluppo e l'opzione resta quella di creare un clima particolarmente favorevole agli affari ma anche di rilanciare agricoltura, attività logistiche e turismo. E di guidare il processo di avvicinamento all'Unione Europea dei Paesi del Caucaso meridionale.

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