Autonomia e indipendenza dell'Istria
istria copy(ASI) Pola - Dopo le legittime proteste sia sui social che sugli organi d'informazione da parte di esponenti della comunità italiana in Istria e dei movimenti degli esuli istriani, il 25 giugno le poste croate (HP) emetteranno finalmente due nuovi francobolli (da 50 Mila copie l'uno) della serie “Il turismo croato” (hlrvatski turizam) dedicati alla località turistica di Rovigno con la dicitura bilingue "Rovinj-Rovigno".                                                                                                                                        
Questo è sicuramente un ulteriore passo verso il pieno riconoscimento  dei diritti della comunità italiana d'Istria. Ma, le reazioni non sembrano finire qui. Infatti, la "Lega dei Cattolici Comunisti Istriani", gruppo attivo su Facebook, prendendo come spunto la questione del francobollo dedicato a Rovigno, propone ai governi sloveno e croato che amministrano la Zona B del Territorio Libero di Trieste, il ripristino dei francobolli con scritte trilingue, come avveniva fino al 1954.
Ricordiamo che la Zona B del TLT è attualmente divisa in due parti, quella più settentrionale, amministrata temporaneamente in modo centralista direttamente dalla Slovenia, e la parte più meridionale, temporaneamente sotto amministrazione croata, affidata in gestione alla Regione Istriana della Repubblica Croata a Statuto Speciale, che amministra la restante parte dell'Istria.
Questa sistemazione politico - amministrativa non è mai stata veramente accettata dalle associazioni dei cittadini istriani di nazionalità italiana.
A tal proposito, il gruppo Facebook "Alleanza antifascista per una Repubblica Autonoma di Istria" sostiene la proposta del Presidente dell'Unione Italiana Maurizio Tremul di uno Statuto Speciale per la Zona B del TLT sotto amministrazione slovena (proposta a breve periodo), mentre il gruppo "Lega dei Cattolici Comunisti Istriani" propone invece che questo processo di autonomia prosegua fino all'indipendenza della Zona B del TLT, con la creazione di una Repubblica Socialista Democratica, pluralista, basata sull'autogestione che si ispiri alla Dottrina Sociale della Chiesa (proposta di lungo periodo). 
Per ottenere l'indipendenza della Zona B del TLT, come ci ha spiegato il gestore del gruppo Massimo Cogliandro, "sarà necessario che le forze di sinistra slovene, croate e italiane si uniscano in un progetto comune contro le forze nazionaliste e fasciste che si oppongono all'autogoverno delle nazionalità e alla costruzione di una società multietnica nella Zona B del TLT".
 
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia

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