Iran: “Possibile salvare, grazie a Ue, intesa sul nucleare”. Israele: “Teheran rimane minaccia”

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(ASI) L’Iran è convinto che si possa salvare l'intesa sul nucleare “e l’ Ue può svolgere un ruolo positivo in questo senso".

Lo ha detto ieri sera il presidente, Hassan Rohani, durante l’incontro a Teheran col ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas. Il leader del paese degli Ayatollah ha invitato anche i componenti, del vecchi continente, a resistere al "terrorismo economico” di Washington, alludendo così alle sanzioni affinchè la Repubblica Islamica non produca armi non convenzionali. Il numero delle centrifughe, nella centrale atomica di Fordow, è salito intanto da 720 a 1.044 nel periodo precedente ai negoziati del 2015. Lo ha reso noto il consigliere speciale del capo dell'Organizzazione iraniana per l'energia atomica, Ali Asghar Zarean. "Dieci generazioni di centrifughe sono già operative nel mondo e in Iran sono diventate 7", aggiungendo che nel Paese vengono estratte annualmente 50 tonnellate di uranio. Durissima la replica dal suo nemico di sempre, cioè Israele. Il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, "sta mentendo di nuovo”, è la denuncia del premier. "L'Iran - ha aggiunto Benjamin Netanyahu - è il solo che minaccia apertamente, ogni giorno, di distruggere” lo Stato ebraico. Tel Aviv non consentirà, alla controparte, di sviluppare mezzi bellici “che minaccino la sua esistenza e mettano in pericolo il mondo intero".

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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