Immigrazione. Amsi ed Uniti per Unire: Necessita una sinergia comune forte, programmata e collaborativa tra Italia, Europa ed i nostri Paesi per non continuare a contare i morti

(ASI) Con rammarico ed auspicio ci rivolgiamo di nuovo ai governi per intervenire subito con una sinergia comune ,forte ,programmatica e collaborativa tra la Commissione europea ed i nostri paesi di origine con la regia del Governo Italiano per mettere fine a quello che ormai chiamiamo il cimitero della morte.

Ormai non ci permettiamo piu' di aspettare la decisione della Commissione europea per decidere quando e come sostenere il Governo Italiano visto che il suo impegno è in grande ritardo ,siamo dispiaciuti per i numerosi morti tra gli immigrati e profughi nel mare facendo aumentare giorno per giorno la grande tragedia e nello stesso tempo l'urgenza di trovare soluzioni per l'emergenza dell'immigrazione da una parte e le politiche a favore dell''integrazione dei cittadini stranieri in italia dall'altra parte visto i pregidizi e le fobie che possono nascere per colpa di allarmismi di trasmissione malattie infettive e Tbc ,allarmismo terrorismo e del fenomeno dell'Isis che sta utilizzando la violenza e l'atrocita' per farsi conoscere con un terrorismo mediatico e far crescere i suoi combattenti di origine straniera ,che sono più di 22 mila tra Iraq ,Siria e Libia ,visto con l'islam l'Isis non c'entra affatto e non ha trovato risposte come speravano o cercavano tramite i loro slogan gia' visti e sfiduciati . infine non è giusto strumentalizzare e cercare di fare carriere politiche sulla pelle degli immigrati compreso i "politici" di origine straniera e la Kyenge che invitiamo a rivedere la sua politica deludente e non collaborativa .Conclude con determinazione e delusione Foad Aodi Presidente dell'associazione medici di origine straniera in Italia ,della comunita' del mondo arabo in Italia e del movimento Uniti per Unire ,visto il nostro impegno costante dal 2000 tutti i giorni su immigrazione ,sanita' e cooperazione internazionale a favore degli italiani e dei cittadini e professionisti di origine straniera . Cordiali Saluti Ufficio Stampa Amsi Con rammarico ed auspicio ci rivolgiamo di nuovo ai governi per intervenire subito con una sinergia comune ,forte ,programmatica e collaborativa tra la Commissione europea ed i nostri paesi di origine con la regia del Governo Italiano per mettere fine a quello che ormai chiamiamo il cimitero della morte . Ormai non ci permettiamo piu' di aspettare la decisione della Commissione europea per decidere quando e come sostenere il Governo Italiano visto che il suo impegno è in grande ritardo ,siamo dispiaciuti per i numerosi morti tra gli immigrati e profughi nel mare facendo aumentare giorno per giorno la grande tragedia e nello stesso tempo l'urgenza di trovare soluzioni per l'emergenza dell'immigrazione da una parte e le politiche a favore dell''integrazione dei cittadini stranieri in italia dall'altra parte visto i pregidizi e le fobie che possono nascere per colpa di allarmismi di trasmissione malattie infettive e Tbc ,allarmismo terrorismo e del fenomeno dell'Isis che sta utilizzando la violenza e l'atrocita' per farsi conoscere con un terrorismo mediatico e far crescere i suoi combattenti di origine straniera ,che sono piu' di 22 mila tra Iraq ,Siria e Libia ,visto con l'islam l'Isis non c'entra affatto e non ha trovato risposte come speravano o cercavano tramite i loro slogan gia' visti e sfiduciati. infine non e' giusto strumentalizzare e cercare di fare carriere politiche sulla pelle degli immigrati compreso i "politici" di origine straniera e la Kyenge che invitiamo a rivedere la sua politica deludente e non collaborativa .Conclude con determinazione e delusione Foad Aodi Presidente dell'associazione medici di origine straniera in Italia ,della comunita' del mondo arabo in Italia e del movimento Uniti per Unire ,visto il nostro impegno costante dal 2000 tutti i giorni su immigrazione ,sanita' e cooperazione internazionale a favore degli italiani e dei cittadini e professionisti di origine straniera .


Redazione Agenzia Stampa Italia

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