Berlusconi è l’argine democratico per frenare il totalitarismo in Italia. Nel centrodestra è il garante per eccellenza della democrazia

 

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(ASI) Silvio Berlusconi entra nel vivo della campagna elettorale e torna a dominare la scena politica: di nuovo energico e combattivo dopo aver superato i recenti problemi di salute. Più convincente che mai non risparmia i suoi avversari dalle sue “pungenti e briose” invettive. Il suo animo invincibile sorprende, ancora una volta, i suoi avversari storici e coloro che dal suo partito si sono allontanati per formare altri minuscoli movimenti o per entrare nella “Lega” o in “Fratelli d’Italia”. La sua presenza rende più compatta la coalizione di centrodestra, proprio in quanto offre più garanzie ad un elettorato certamente di centrodestra, tuttavia non totalitarista e non sovranista. Difatti, il partito Forza Italia è garante di quella democrazia, amica del popolo, che connota la concezione liberale della vita politica e mitiga l’irruenza conservatrice degli suoi alleati. D’altro canto si osserva che la corrente di pensiero sovranista sembra accusare i primi colpi di fronte ad un’Italia che riacquista la consapevolezza di avere un’anima sociale e democratica che “fa a pugni” con le posizioni che si ispirano all'estremismo ed al totalitarismo. Berlusconi, in tale contesto, diviene , all'interno del centrodestra, il garante per eccellenza della democrazia, che fa da argine alla deriva di una corrente di pensiero rivelatasi fallimentare. Democrazia e populismo, verità ed  illusioni, politica  e fantapolitica: sono le alternative che si ergono davanti al popolo italiano, che dovrà scegliere se lasciarsi ingannare o farsi governare con lealtà e coerenza . Forza Italia ritorna in campo e sceglie la democrazia che si ispira al “pragmatismo” dal volto umano, che pone al centro l’essere umano e la sua forza creativa , fonte generatrice di benessere materiale e morale.

Biagio Maimone

 

 

 

 

 

 

 

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