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La morte di Priebke e la caduta di stile di Pacifici
(ASI) Lettere in Redazione -E’ morto a Roma, all’età di 100 anni, Erich Priebke condannato all’ergastolo per le Fosse Ardeatine. Riccardo Pacifici, portavoce della comunità ebraica di Roma, non ha perso l’occasione per infierire anche sul defunto.
Poteva fare le proprie recriminazioni con più stile: le sue parole  rivelano assai poca umanità ed ancor meno senso cristiano del perdono. Ora “saranno gli angeli di Dio – ha detto - ad occuparsi di lui per l’eternità”. Al Pacifici fa eco dall’Argentina il correligionario ministro degli Esteri, Héctor Timerman, che ha sdegnosamente rifiutato la richiesta avanzata dai parenti perché all’ex ufficiale tedesco venga data cristiana sepoltura a Bariloche, accanto alla consorte. Indipendentemente dalla fede che ognuno è libero di professare, facciamo presente a Pacifici e Timerman, presunto “portavoce” dell’intero popolo cattolico argentino, che gli “angeli di Dio”  dovrebbero occuparsi anche di quegli israeliani, responsabili di crimini quasi quotidiani contro i palestinesi (senza parlare di Sabra e Shatila e di Gaza), che persone come Pacifici e Timerman troppo spesso premeditatamente omettono di ricordare. Certamente, al posto di Pacifici e di Timerman, un buon cristiano in qualunque latitudine si sarebbe espresso molto diversamente.

Gildo Pischedda

 

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