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L'Osservatorio Nazionale Amianto scrive al Ministero del Lavoro per il riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione amianto.

(ASI)Lettere in Redazione - L'Osservatorio Nazionale Amianto scrive al Ministero del Lavoro per il riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione amianto. Vi riportiamo il testo della lettera con la quale si chiede maggiore tutela della salute per i lavoratori esposti all'amianto.




 

Spett.le Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Via Vittorio Veneto, 56

00187 - Roma (RM)

Al Funzionario Responsabile.

OGGETTO: Atto di indirizzo emesso dal Ministero del Lavoro, n. 471 del 08.03.2001, n. 476 del 20.02.2001 e 562 del 17.04.2001, avente ad oggetto il riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione ad amianto, ex art. 13, comma 8, l. 257/92 e art. 1, commi 20, 21 e 22, l. 247/07.

 

Spett.le Ministero,

il sottoscritto Avv. Ezio Bonanni, nella qualità di Presidente dell’ONA ONLUS, con il presente atto

premesso

il Ministero del Lavoro, con atti di cui al n. 471 del 08.03.2001, n. 476 del 20.02.2001 e 562 del 17.04.2001, ha rilevato l’esposizione qualificata all’amianto nel sito Acciai Speciali Terni, in Torino (Piemonte), escludendo, senza alcuna ragione tecnica, i dipendenti della stessa società che hanno svolto le stesse mansioni nello stabilimento di Terni e che hanno avuto la stessa esposizione a polveri e fibre di amianto;

con la l. 247/07, per i lavoratori dei siti oggetto di atto di indirizzo venne sancito il diritto ad ottenere il rilascio delle certificazioni fino al 02.10.2003;

l’INAIL, con atto del 19 maggio 2008, riteneva che la nuova legge fosse applicabile solo per quindici siti, facendovi ricomprendere solo il sito Acciai Speciali Terni sede di Torino e non il sito con sede in Terni, nel quale l’amianto veniva impiegato nello stesso modo e nella stessa misura e ciò ha determinato una discriminazione, oltre che una illegittimità resa palese dalla Sentenza del TAR del Lazio n. 5750 del 2009, che si allega e si intende qui riscritta, e che è stata oggetto di impugnazione innanzi al Consiglio di Stato;

nel sito ternano c’è ora una crisi occupazionale, indotta dalla crisi economica, e sono ora pendenti numerosi giudizi, finalizzati al riconoscimento dei benefici contributivi, proprio perché l’INAIL non ha rilasciato le certificazioni di esposizione all’amianto o le ha rilasciate per periodi non fino al 02.10.2003, ritardando il pensionamento di molti dipendenti.

Un intervento autorevole degli Organi Tecnici del Ministero, al fine di rendere chiarezza sulla presenza di amianto anche nel sito ternano, come risulta già agli atti di Codesto Ministero, potrebbe portare de plano all’applicazione della legge 247/07 (art. 1, commi 20, 21 e 22), e quindi al rilascio delle siffatte certificazioni, che esibite all’INPS porterebbero al pensionamento di molti di questi dipendenti, ai quali verrebbe attribuita una maggiorazione contributiva con il coefficiente 1,5 per maturare anticipatamente il diritto a pensione, risolvendo così il contenzioso.

Si allega la Sentenza n. 5750/09 del TAR Lazio, che si intende riscritta, e l’atto INAIL del 19.05.2008, con la rilevazione INAIL di applicatività della legge 247/07 alla società Acciai Speciali Terni (tuttavia con limitazione non giustificata al solo sito di Torino, del tutto identico, anche per presenza di amianto, a quello di Terni).

Nel rendere ogni disponibilità ove fossero necessari dei chiarimenti, porgo i miei più distinti saluti.

 

Il Presidente

(Avv. Ezio Bonanni)

 


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