×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Benedetto XVI, il papa sgradito ai "Fratelli d'Italia"

 

(ASI) «Nella Curia hai persone sante, veramente, persone sante. Però c’è anche una corrente di corruzione, c’è anche questa, è vero. Si parla di lobby gay, è vero, c’è qui. Dobbiamo vedere quello che possiamo fare». Se queste parole con riferimento alla “lobby gay” fossero state pronunciate da Benedetto XVI, si hanno buone ragioni per credere che l’atteggiamento della stampa sarebbe stato tutt’altro che indulgente. Media di matrice progressista avrebbero riproposto l’inflazionato schema contro colui che “Il Manifesto” definì, in modo denigratorio, il “pastore tedesco”. Una volta di più, il Papa emerito avrebbe dovuto subire la solita accusa di rappresentare l’espressione più bieca dell’integralismo cattolico. Obsoleta e oscurantista.

 

Invece, stando a quanto riferito da alcuni rappresentanti della Chiesa latino-americana e non confermato dalla Sala Stampa vaticana, queste affermazioni andrebbero attribuite a papa Francesco. E quest’ultimo, in seno a un certo mondo dell’informazione, gode di un’aura di fiducia tale da renderlo meno esposto ad attacchi mediatici. Quella notizia, infatti, ha sì suscitato ampio interesse, ma non è stata foriera di polemiche nei confronti del pontefice argentino.

Sorge allora una domanda. Da che deriva questa difformità d’atteggiamento da parte degli organi di stampa nei confronti degli ultimi due papi? La recente pubblicazione dell’enciclica a quattro mani “Lumen Fidei” testimonia, in modo documentato, la continuità tra Francesco e il suo predecessore. Resta tuttavia una diffusa convinzione che Bergoglio possa costituire una clava riformista da applicare non solo nei confronti di alcuni settori della struttura ecclesiale, bensì anche verso talune questioni di sostanza che concernono la fede. Atteggiamento che lo porrebbe in contrasto con la linea conservatrice di Benedetto XVI. Una convinzione, questa, determinata da luoghi comuni e apparenze superficiali, ma oramai cristallizzatasi nell’immaginario di molti alfieri del riformismo della Chiesa.

Alfieri che trovano eco alle loro aspirazioni, appunto, nei media progressisti, ma che rispondono a finalità tipiche di un’ideologia massonica. Il punto nodale è proprio questo: il rapporto complicato tra Chiesa e massoneria passa inevitabilmente per la dichiarazione “Quaesitum est”, redatta nel 1983 dall’allora cardinale Joseph Ratzinger. Nell’intento di fugare ogni dubbio circa l’antinomia tra le due istituzioni, il documento recita: «Prescindendo dalla considerazione dell’atteggiamento pratico delle diverse logge, di ostilità o meno nei confronti della Chiesa, rimane immutato il giudizio negativo della chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro princìpi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della chiesa, e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita». Per questo motivo gli «appartenenti alle associazioni massoniche sono in peccato grave» e la Santa Sede proibisce loro «di accedere alla Comunione».

Questo documento dell’allora Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede suonò alle orecchie dei massoni come un attacco viepiù grave, giacché un mese prima, nel codice di diritto canonico promulgato da Giovanni Paolo II, era assente l’esplicita condanna nei confronti della massoneria. L’intervento del cardinal Ratzinger, approvato dal papa polacco, apparve come una precisazione atta a stroncare ogni illusione massonica. “Quaesitum est” fu il 600esimo documento della Chiesa contro la massoneria, e servì a ribadire una posizione oggi nota in un momento storico in cui tali certezze rischiavano di vacillare.

La massoneria non ha mai perdonato a Joseph Ratzinger la promulgazione di quel manoscritto. I cui contenuti vennero da lui stesso ribaditi nel 1985, con un altro documento inerente i rapporti tra Chiesa e libera muratoria, intitolato “Inconciliabilità tra fede cristiana e massoneria. Riflessioni a un anno dalla Dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede”. All’interno vi si legge l’accusa di «relativismo» nei confronti della massoneria. Un’accusa pesante, data l’importanza che Ratzinger, anche una volta divenuto pontefice, ha rivolto al tema del relativismo - che nel 2005, da cardinale, non esitò a definire una «dittatura». Relativismo il quale rappresenta una «minaccia per l’uomo e per il creato», come ha scritto nell’enciclica “Spe Salvi” del 2007.

È dunque da ricercare in questa chiusura netta da parte di Benedetto XVI alle istanze massoniche di maggiormente infiltrare la “barca di Pietro” l’idiosincrasia della stampa progressista nei suoi confronti. Un approfondito riepilogo di questi fatti è documentato da Ferruccio Pinotti, autore di un’inchiesta imperdibile per chi ha voglia di informarsi sugli intrecci tra storia d’Italia e libera muratoria, “Fratelli d’Italia” (Bur, 2011) (1). Nella quinta parte del lavoro, “Chiesa e massoneria”, il giornalista - invero tradendo un’antipatia poco imparziale nei confronti di alcuni gruppi cattolici - analizza i loro «controversi rapporti» servendosi anche delle rivelazioni di don Luigi Villa, scomparso lo scorso novembre a 94 anni. Il battagliero sacerdote lombardo dedicò la sua vita a combattere la massoneria. Sia quella presente fuori che quella - presunta - dentro le “mura leonine”. La stessa che trovò in Benedetto XVI il suo più autorevole avversario.

Federico Cenci – Agenzia Stampa Italia

(1) Bur è una collana della casa editrice Rizzoli, storicamente implicata con la massoneria italiana. Ebbene, sulla quarta di copertina del libro, in basso, vi è l’immagine di una piccola freccia rivolta a “oriente” che all’interno arreca il proverbio inglese “No lodge, no business” (“Niente loggia, niente affari”).

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Ultimi articoli

Passione e formazione in bottega, l'abc della grande tradizione del Made in Italy

(ASI) Tanta tanta passione e la formazione in bottega sono i due elementi cardine dell'artigianato italiano e della grande tradizione del made in Italy. Il nostro vanto nel ...

Premio Spoleto, la storica manifestazione con tante personalità dell’arte e della cultura

Ospiti vip e media per l’inaugurazione del Premio Spoleto curato da Salvo Nugnes

Umbria. Sottosegretario Prisco (FdI): "carceri, entro fine anno ripristinato a Perugia il Provveditorato per l’Umbria”

(ASI) "Grazie al Governo Meloni, l'Umbria torna centrale nell'amministrazione dei penitenziari regionali: dopo anni di battaglie, entro fine anno sarà infatti ripristinato il Provveditorato di Perugia, fondamentale per la sicurezza ...

Omicidio Ana Cristina Duarte: Bueno, “Ad un mese dal tragico assassinio ancora nessun funerale a causa della burocrazia”

(ASI) "Oggi ricorre un mese dalla tragica morte di Ana Cristina Duarte Correia, la donna di 38 anni di origine brasiliana brutalmente uccisa dal marito nella sua abitazione di Colli al ...

Brasile, nelle comunali Lula e Bolsonaro si confermano i politici di riferimento del paese

(ASI) Le elezioni comunali svoltesi ieri in Brasile confermano la popolarizzazione della politica carioca intorno alle figure del presidente progressista Luiz Inácio Lula da Silva e del suo predecessore ...

Dall’Europa al Campionato le big a caccia del Napoli. L'analisi di Sergio Curcio

Dall’Europa al Campionato le big a caccia del Napoli. L'analisi di Sergio Curcio

Gli Usa spingono per il golpe in Venezuela

Nuovo capitolo nello scontro politico-diplomatico tra Usa e Venezuela con Washington che sta cercando in tutti i modi di far cadere il presidente eletto Nicolas Maduro ed imporre un cambio ...

Perugia, Progetto Fontivegge boccia l'Alta Velocità "Mediaetruria" a Creti proposta dal Ministro Salvini

(ASI) Perugia - "Non è intenzione di Progetto Fontivegge influenzare in alcun modo le dinamiche della campagna elettorale per la Regione Umbria. Tuttavia, dopo la visita di ieri del Ministro Salvini ...

Convegno "D'Annunzio e la Carta del Carnaro" a Montereale

(ASI) Montereale (AQ) - Nel pomeriggio di sabato 5 ottobre 2024, a partire dalle ore 17.30, presso l'Associazione delle Colline di Montereale (SR 451 n.54, Ville di Fano, Montereale - AQ),  si terrà ...

Nuovi aiuti militari americani a Taiwan: il rischio di un conflitto con la Cina cresce

(ASI) Le relazioni tra Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un nuovo punto critico, in particolare per quanto riguarda la questione di Taiwan. Con l’annuncio di un pacchetto di ...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113