La Silicon Valley Bank crolla: è il secondo più grande fallimento bancario della storia americana.

(ASI) California - La Silicon Valley Bank (SVB), banca californiana e sedicesima per dimensioni degli Stati Uniti, è stata chiusa dalle autorità della California il 10 marzo 2023 ed è stata posta sotto la supervisione della Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) degli Stati Uniti.

Il suo è il più grande fallimento bancario nel paese dai tempi della crisi finanziaria del 2008, diventando così la più grande banca statunitense a fallire in oltre un decennio.

La Silicon Valley Bank (SVB) è stata fondata nel 1983 con l'obiettivo di fornire servizi finanziari specializzati alle aziende tecnologiche emergenti della Silicon Valley, in California. La banca è stata in grado di distinguersi offrendo servizi bancari personalizzati e consulenza ai suoi clienti, molti dei quali non erano in grado di ottenere finanziamenti dalle banche tradizionali.

Grazie alla sua specializzazione e alla vicinanza ai clienti, la SVB è cresciuta rapidamente e si è espansa oltre la Silicon Valley, aprendo filiali in altre città degli Stati Uniti e in tutto il mondo: delle società di successo che la SVB ha finanziato, spiccano Apple, Cisco, LinkedIn e Tesla.

Nel tempo, la banca si è diversificata anche in altre aree, come il venture capital, la gestione patrimoniale e il private banking.

Diversi sono i fattori che hanno mandato in crisi il pilastro economico americano: in primo luogo, la banca aveva subito una perdita di circa 1,8 miliardi di dollari a causa di una vendita di investimenti.

Per cercare di risanare la mancanza di denaro, la Silicon Valley Bank ha condotto un aumento di capitale, che però non ha attirato abbastanza investitori per coprire la perdita.

Ciò ha portato a una fuga di capitali, con i clienti che hanno ritirato i loro depositi dalla banca, timorosi di perdere le giacenze che avevano.

In secondo luogo, la crescita esplosiva dei depositi durante la pandemia ha creato una serie di problemi per la banca, tra cui la difficoltà di gestire in modo efficace tali quantità di denaro e l'aumento dei rischi operativi e di credito associati alla gestione di un portafoglio di investimenti più grande.

In altre parole, la banca ha avuto difficoltà a investire in modo efficace i depositi dei clienti, aumentando i rischi associati a tali investimenti e aumentando la probabilità di perdite finanziarie.

Tutti questi fattori hanno messo sotto pressione la liquidità della banca e hanno portato al suo fallimento in appena 72 ore.

Il fallimento della Silicon Valley Bank ha portato caos e panico nel settore bancario causando timori di contagio in Europa, con le borse del Vecchio Continente che hanno registrato un venerdì nero.

A Milano, per esempio, il giorno seguente al crollo di SVB, l’indice FTSE MIB ha registrato un -4,05%, peggio del resto d’Europa, trainato al ribasso dalle banche. L’indice di settore FTSE Italia All-Share Banks ha registrato un ribasso del 7%.

Anche i titoli di Stato negli Stati Uniti e in Europa hanno subito un netto calo dei rendimenti: -40 punti base per il rendimento del Btp italiano decennale, -11 punti base per il rendimento del Bund tedesco.

Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia

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