Rivoluzione digitale tra rischi ed opportunità di Milco Notaro

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(ASI) Abbiamo l’onere e l’onore di vivere una rivoluzione industriale tutta nostra:

Il tavolo è stato ribaltato

e le regole del gioco sono state cambiate;

ma cambiate da chi?

Dal Cliente.

Già, perché il vero protagonista di questa rivoluzione Copernicana

non sono tanto le tecnologie o i modelli innovativi, ma è la centralità del cliente:

 l’ossessione feticista di conoscerne le abitudini,

le cose che gli piacciono ed i loro interessi.

E cosa importantissima di tenerne traccia.

Prendiamo ad esempio Google: Se avete un account di Google e siete soliti effettuare ricerche con questo motore di ricerca, le tracce che lasciate vi descriveranno a pieno!

Non ci credete?

Controllate voi stessi: copiate ed incollate questo collegamento su Google https://adssettings.google (un click diretto non apre la scheda)

Sconvolgente non trovate?

Questi dati rappresentano il vantaggio competitivo di molte grandi e medie aziende e sono la puntata minima per poter fare impresa al giorno d’oggi.

Lo scenario è chiaro: o ci si adegua o si muore.

Per fortuna una buona fetta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza(P.N.R.R)

sarà focalizzata ad aiutare le aziende a compiere questa transizione, sovvenzionando

tutte quella serie di attività necessarie per modernizzare la propria impresa:

sarà possibile ideare nuove strategie per aggredire in maniera più efficiente il proprio segmento di mercato oppure rivolgersi ad agenzie digitali

al fine di essere assistiti qualora non si abbiano risorse interne.

Le possibilità sono molte e variegate.

Ci sarà spazio qui per approfondire metodologie, tecnologie o casi studio che possano aiutare ed informare il lettore in questi tempi di cambiamento:

Possiamo giàcitare un’iniziativa in particolare, che promette di fornire uno strumento fisico per fini digitali:

si tratta della Protecnocard,

Che unisce ad un gadget già di successo, tecnologie facili e già alla portata di tutti;

si compone di un proteggi carta, personalizzabile con grafiche e loghi della propria azienda,

che è in grado di isolare le nostre carte di credito da qualsiasi tentativo di furto o clonazione;

da un codice QR (codice a risposta veloce)oppure da un’NFC (comunicatoredi prossimità).

Entrambe le soluzioni sono ingrado di trasmettere informazioni

istantaneamentee sono facilmente programmabili.

Il fatto che il logo della propria azienda rimanga nella tasca del proprio potenziale cliente, rende l’oggetto uno strumento potente di pubblicità e comunicazione.

Inutile dire che questa iniziativa è adatta a tutte quelle aziende o liberi professionistiche vogliono modernizzarsi accedendo al fondo del P.N.R.R..

L’iniziativa, infatti, è in linea con i principi e le regole della digitalizzazione 4.0 ed è quindi sovvenzionabile.

L’intenzione del dottor Capasso, ideatore della protecnocard,

è quella di fornire uno strumento alleato per affrontare questa Era, indipendente da tecnologie astruse e di difficile utilizzo,

in maniera tale che l’approccio siameno traumatico possibile.

Già molte aziende utilizzano questa soluzione per raggiungere i propri obiettivi.

Anche politici per le loro campagne.

Se ci sono lettori che vogliono rivolgere domande inerenti a questa transizione, o vogliono inoltrare il proprio caso studio (sia di successo che di fallimento)

possono inoltrare un messaggio a questo indirizzo

verranno pubblicati previo consenso e breve intervista su questa rubrica.

Un grazie ai lettori che vorranno partecipare a questa iniziativa.

Milco Notaro

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