Sanità,Foad Aodi (OMCEO di Roma). A Ladispoli, per la Giornata "Prevenire è vivere", e proseguemento del Manifesto "Comuni Uniti per la sanità"

foadaodi6(ASI) A Ladispoli, grande successo della giornata del 21 aprile dedicata interamente alla prevenzione delle malattie. L’evento, dal titolo ‘Prevenire e’ vivere’, e’ stato organizzato col patrocinio di Ordine dei Medici di Roma, Asl Roma 4, Avis, Croce rossa, “Salus Medical Center” e Apaim, Associazione Pazienti Italia Melanoma. Prevenzione a tutto tondo anche per gli animali, grazie allo spazio allestito dagli studi veterinari, dall’associazione ‘Fare ambiente’ e dalle guardie zoofile Nogra.

Alla conferenza stampa di presentazione, presso la biblioa dedicata a Peppino Impastato, e’ stato presentato il manifesto ‘Comuni Uniti per la Sanita’ ”, cui il Comune di Ladispoli aveva gia’ aderito a febbraio scorso.

“Dopo Cerveteri, ora siamo a Ladispoli, ma l’obiettivo e’ lo stesso", ha detto, ai margini dell' evento, il consigliere dell’ Ordine dei Medici di Roma, e coordinatore dell’ area Rapporti coi Comuni e Affari Esteri, Foad Aodi : "in accordo con il presidente dell'Omceo Roma Antonio Magi e di tutto il consiglio direttivo vogliamo avvicinare l’ Ordine dei Medici di Roma ai cittadini del territorio, per garantire loro un servizio di qualita'. Ma per fare questo dobbiamo creare una rete territoriale che coinvolga istituzioni, enti locali, associazioni, Universita’ e presìdi sanitari. Per questo, la Commissione “Comuni uniti” vuole internazionalizzare la sanita’ romana e di provincia, grazie anche alla collaborazione dei direttori generali e dei direttori sanitari".

"Dobbiamo puntare - prosegue Aodi - alla telemedicina e abbattere i pregiudizi, le barriere culturali e linguistiche che troppo spesso intralciano il cammino per una sanita’ universalmente accessibile. Per questo bisogna formare dei mediatori culturali che possano accogliere i pazienti stranieri, specie coloro che non hanno il permesso di soggiorno. Ogni territorio, poi, ha le sue criticita’: qui a Ladispoli, e’ sicuramente la mancanza di punti soccorso per problemi cardiovascolari. Il lavoro prosegue, vogliamo parlare coi Comuni di Civitavecchia, Santa Marinella, Bracciano, ma anche Tivoli, Guidonia e Subiaco”.

"Ospitare questa manifestazione è stato un onore e un impegno, a cui la città si preparava da mesi", ha dichiarato il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando. "Abbiamo aderito subito al manifesto 'Comuni Uniti' nell'ottica di promuovere la prevenzione come strumento di benessere. Il 21 aprile in piazza ci sono state molte realtà dell' associazionismo insieme ai rappresentanti degli Ordini, mentre in giro per la città sono rimasti aperti farmacie e studi medici, anche gli studi veterinari: una copertura a 360°, resa possibile anche grazie al coordinamento del delegato alla Sanità, Roberto Ortel. Vista la partecipazione- ha concluso- abbiamo deciso di ripetere con cadenza annuale questa manifestazione, quindi ci rivediamo l'anno prossimo".

Soddisfazione anche da parte del direttore sanitario dell'Asl Roma 4 (nonchè membro della Commissione Comuni Uniti dell' Ordine dei Medici Roma), Carmela Matera: "Siamo felici che anche il Comune di Ladispoli abbia aderito al manifesto 'Comuni Uniti per la Sanità'; la firma ha messo insieme due enti fondamentali per il territorio come i Comuni e la Asl, grazie all'Omceo di Roma. L'idea, visto l'ottimo risultato raggiunto, è di portare questa esperienza in altri Comuni nel comprensorio della Asl Roma 4, perchè è importante stare sul territorio, sia nei grandi comuni che in quelli più piccoli. Il manifesto è molto produttivo anche da un altro punto di vista: la tutela della multiculturalità dei pazienti, fenomeno presente in molti territori, non solo a Ladispoli, ma anche a Bracciano, Anguillara e Trevignano".

"Organizzando quest' evento, grazie alla preziosa collaborazione dell'Ordine dei medici di Roma, abbiamo voluto dare un segnale fort, ha detto infine Roberto Oertel, delegato alla Sanità del Comune di Ladispoli. "Quel che vogliamo fare è cercare di diffondere la cultura della prevenzione, perchè siamo convinti che possa salvare la vita. Il 21 aprile, già a metà mattinata più di 600 persone si sono fatti visitare gratuitamente dai numerosi specialisti che s' erano messi a disposizione. Questo è un evento unico in Italia: è per questo che ringrazio tutti coloro che hanno partecipato, dal Comune all' Ordine dei Medici, passando per le associazioni, la Asl e la Croce Rossa, che ha curato tutta la logistica".

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