L’autismo: conoscerlo è la maggior tutela

autismo(ASI) Anche quest’anno ho partecipato, con interesse, all’Incontro organizzato dal Centro Didattico per l’autismo, tenutosi il giorno 8 Novembre 2016 a Barcellona P.G., presso la Sala di Formazione E. LOMARDO.
Sono intervenuti:
Dott. Filippo Russo
(Dirigente Medico, Modulo Dipartimentale NPI Messina e Provincia)
Prof. Angelo Cavallaro
(Dirigente Scolastico, I.C. “ D’Alcontres” - CTRH Barcellona)
Dott. Anna La Torre
( Psicologa, Direttore Clinico Centro Dedicato per l’Autismo)
Sig.ra Domenica Irene Calabrò
( Presidente Coop. Soc. “ Progetto Dopo di Noi”)
Tema centrale dell’incontro è stato l’Autismo, affrontato dal punto di vista medico, didattico e sociologico, mettendo in risalto i problemi di interazione sociale, le strategie didattico – educative per l’inclusione scolastica e le incertezze per il futuro dei soggetti.
L’autismo è un disturbo mentale, generalizzato dello sviluppo e si manifesta, sin dalla primissima infanzia, con episodi di auto ed etero aggressività, che causano difficoltà relazionali.
I casi di autismo rispetto agli anni 50 o 60, sono in continuo aumento, anche perché, solo da qualche decennio, si redigono diagnosi specifiche.
Le peculiarità della sindrome costituiscono fonti di stress principalmente per la famiglia che, se non opportunamente informata e guidata, si trova nella difficoltà di svolgere una vita normale col figlio.
I problemi di comportamento del soggetto autistico diventano drammatici durante la frequenza nella scuola di ogni ordine e grado senza una diagnosi precoce e l’ausilio di terapeuti e insegnati specializzati.

L’intervento del Dott. Russo, a tale proposito, si è basato su :
- Definizione diagnostica della sindrome
- Progetto riabilitativo individuale
- Trattamento multimediale intensivo precoce
- Consulenze periodiche
- Consulting e teacher treining diretti nelle scuole


Il Prof. Cavallaro si è soffermato sull’aspetto didattico - educativo dell’alunno autistico, mettendo in risalto, che dall’abolizione delle classi differenziali con la legge 517/1977, tutti gli alunni diversamente abili sono stati inseriti nelle classi comuni e seguiti da insegnati specializzati che redigono una programmazione differenziata con strategie didattico – educative individualizzate e con obiettivo principale il potenziamento delle abilità di ognuno e l’inclusione scolastica e sociale.
Dal 1993, anno in cui si sono formati gli insegnati di sostegno, gli autistici come tutti i diversamente abili, possono frequentare la scuola secondaria superiore e anche l’Università , sempre opportunamente seguiti da insegnanti e terapeuti che collaborano fattivamente per sviluppare interessi e capacità relazionali utili all’inclusione nel settore lavorativo.
La Presidente del Centro Dedicato per l’autismo di Barcellona, Sig.ra Domenica Irene Calabrò, madre di un ragazzo autistico opera in tal senso, creando spazi idonei alla formazione professionale dei ragazzi. Il buffet, infatti, offerto alla fine del corso a tutti i partecipanti è stato preparato da ragazzi autistici, alcuni dei quali frequentano l’Istituto “Guttuso” di Milazzo, dove mi pregio di insegnare. La Dott.ssa La Torre, pedagogista nel suddetto centro, offre assieme ad altri volontari, la possibilità ai ragazzi di svolgere attività ricreative e formative per intensificare l’autostima di ognuno.
In definitiva, relatori, genitori e pubblico presente, per riprendere il titolo di un famoso film di qualche anno fa “The day after” si chiedono a che cosa può andare incontro un diversamente abile autistico nell’ipotesi di rimanere soli, oppure, evenienza meno traumatica, ma pur sempre incidente sulla famiglia e nel contesto sociale, quella della interruzione a livello sociale, ambientale e scolastico dei supporti sino ad oggi usufruiti che potrebbero venire o/e essere depauperati in virtù di apodittiche filosofie di spending review.
Si richiede, pertanto, maggiore attenzione politica e sociale anche a livello locale circoscrizionale, oserei dire, nell’ottica oramai attuale e non più procrastinabile di rivalorizzazione della periferia di un centro comunque esso sia, con intervento di privati in totale sinergia con il settore pubblico, nell’interesse supremo della collettività.
Per finire, il legislatore si è già mosso: è stata approvata ed è già operativa la legge sul TRUST per i disabili proprio a tutela massima per il the day after!

Flavia Capilli - Agenzia Stampa Italia

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