De Gustibus Gelateria Giolitti

(ASI) La famosa Gelateria Giolitti ha inizio nel lontano 1890, Giuseppe e Bernardina Giolitti aprirono una latteria dove si vendeva latte di proprietà proveniente dai pascoli della campagna romana.

 

In breve tempo, grazie alla qualità dei loro prodotti diventò la latteria della Casa Reale.

In poco tempo, il locale ebbe un grande sviluppo e divenne rapidamente una delle gelaterie più note e affermate della capitale.

La sede è in Via Vicario, a due passi dal Pantheon e adiacente alla Camera dei Deputati della Repubblica Italiana; ampia sala all’interno in completo stile liberty e tavolini  all’aperto a disposizione dei cliente.

Nel corso degli anni numerosi personaggi noti hanno frequentato Giolitti, politici, sportivi e gente dello spettacolo si sono da sempre mescolati tra gli altri clienti, come la famiglia Obama, Berlusconi, Christian De Sica, Alberto Sordi, Antonio Banderas e con loro molti altri ancora.

Tutti accorrono, facendo una fila infinita, per assaggiare i sublimi gusti come il cioccolato fondente, pistacchio, nocciola, nutella, crema, noci, ma anche per la panna artigianale, servita con un mestolo di legno.

I gelati sono presentati in primis su dei coni ricoperti sulla parte superiore di cioccolato fondente o bianco.

Tra i “cavalli di battaglia” troviamo la Coppa Giolitti, composta di gelato al cioccolato, crema e zabaglione, ricoperto di panna; la Coppa Olimpica, nata nel 1960 in occasione dei Giochi Olimpici a Roma, ricoperta di panna, con all’interno una cialda, zabaglione, torroncino, cioccolato a alla base Pan di Spagna al sapore di alchermes; la Coppa Mondiale, nata in occasione dei Mondiali a Roma nel 1900.

Alla base un semifreddo al caffè, gelato alla crema e al tiramisù, Pan di Spagna e una cialda lunga 32 centimetri, il tutto ricoperto di panna e granelle tricolore.

Se siete a Roma, una visita è d’obbligo, anche se bisogna fare una lunga fila, ne vale veramente la pena, i prezzi non sono proprio alla mano, ma si può ben capire per la posizione in pieno centro.

 

Francesco Rosati di Monteprandone Delfico - Agenzia Stampa Italia

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