Presentata in Regione la 57esima edizione di Nero Norcia: "Sempre presenti nonostante il sisma"
NeroNorcia2020(ASI) PERUGIA - Ancora pochi giorni di attesa e Norcia farà nuovamente parlare di se, e non solo a livello nazionale. Nero Norcia, la mostra mercato del tartufo nero, prodotto gastronomico che dagli anni 50 costituisce un vanto per la città di Sn Banedetto nonchè per tutta la Valnerina, aprirà i battenti il prossimo 21 febbraio e si articolerà in tre weekend, ciascuno con un tema specifico: si parte il giorno del taglio del nastro fino al 23 con "Eccellenza ed etica" per poi proseguire dal 29 di febbraio al 1 marzo con "Eccellenza e gusto". Si concluderà tutto tra il 7 e l'8 marzo con "Eccellenza e innovazione". Questa mattina, presso il Salone d'Onore di Palazzo Donini, sede della Giunta Regionale, ha avuto luogo la presentazione.
 
Apre il sindaco di Norcia Nicola Alemanno, che sottolinea un aspetto di cui andare necessariamente fieri: "La rilevanza di questa manifestazione è superiore a causa dei noti eventi sismici. Come mai accaduto in occasione delle altre calamità siamo riusciti, con degli sforzi incredibili, a non fermarci. Inoltre stiamo riuscendo a sbloccare la fase della ricostruzione, sia fisica che sociale". Qualche breve anticipazione sul programma: "Ci saranno tre fine settimana con al centro l'eccellenza della Valnerina. In più tante altre iniziative, con la possibilità di degustare i prodotti delle nostre attività che, seppur delocalizzate, garantiscono la massima qualità". 
 
Grande soddisfazione anche nell'espressione della Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei: "Nero Norcia è una kermesse che non ha bisogno di grandi presentazioni. Mi auguro che nei prossimi anni non si parli più di terremoto: manifestazioni di questo tipo sono fondamentali per la ripresa dell'Umbria. Sono certa che torneremo a correre velocemente". L'auspicio è il seguente: "Il tartufo rappresenta l'identità di questa gente. Ciò che raccomando agli organizzatori è che venga tutelato il marchio e che venga accompagnato da altri prodotti della nostra terra. Dobbiamo crederci perché questo progetto può promuovere in modo integrale ed efficace l'immagine dell'Umbria e delle sue eccellenze". 
 
Mentre il vice sindaco della località ospitante Giuliano Boccanera auspica la massima affluenza possibile, significativo quanto afferma Antonella Brancadoro, presidente dell'Associazione nazionale Città del Tartufo, che opera con lusinghieri risultati dal 1990: "Ne abbiamo fatta di strada. Poche realtà hanno saputo fare un percorso del genere. Siamo fieri di avere al nostro interno una città come Norcia, che malgrado la sciagura di quattro anni fa non ha rinunciato ad allestire la mostra, ancora più qualificata e migliorata a livello esponenziale. La divisione in tre weekend è la prova tangibile di questo: il tartufo è un prodotto in cui tutta la comunità si riconosce e rinunciare avrebbe significato cancellare un mese sul calendario". Il fattore ambientale ha sempre giocato un ruolo determinante nel turismo: "Chi viene a Norcia si sente parte integrante della comunità, non ospite. Per questo sono felice faccia parte della nostra associazione". 
 
Le conclusioni sono affidate a Roberto Morroni, assessore alle politiche agricole e agroalimentari della Regione Umbria: "Siamo consapevoli che la nostra produzione di eccellenze sia determinante e ci auguriamo che questo che definiamo un giacimento cresca ancora di più. La strada è tracciata, non resta che percorrerla con decisione". Non può essere trascurato l'aspetto sociale: "Una di queste strade, se si vuole essere forti e che tutto questo contesto diventi fonte di lavoro, è quella dell'aggregazione. È necessario cambiare marcia e il gioco di squadra che auspica la dottoressa Tesei è fondamentale affinché si possano creare delle sinergie".  
 
Enrico Fanelli - Agenzia Stampa Italia

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