Al Teatro Pergolesi di Jesi in scena lo spettacolo "Il Volto di Shakespeare"

(ASI) Eventi culturali - Mercoledì 25 giugno pv alle ore 21,15 al Teatro Pergolesi di Jesi in scena lo spettacolo "Il Volto di Shakespeare" della Scuola Musicale 'G.B.Pergolesi' di Jesi con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune e la collaborazione della Fondazione Pergolesi Spontini.

 JESI - La Scuola Musicale 'G.B.Pergolesi' di Jesi celebra il genio misterioso e controverso del grande William Shakespeare a 450 anni dalla nascita con uno spettacolo di fine anno scolastico che è anche un regalo alla città. Mercoledì 25 giugno pv alle ore 21,15 al Teatro Pergolesi in piazza della Repubblica, gli allievi delle sezioni musica e teatro dell'Istituto musicale jesino porteranno in scena lo spettacolo dal titolo "Il Volto di Shakespeare", promosso dalla Scuola Musicale 'G.B.Pergolesi' di Jesi con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune e la collaborazione della Fondazione Pergolesi Spontini. Lo spettacolo fa parte del progetto "La città risuona" del Comune.

Un modo originale di rileggere le più grandi opere del maestro della drammaturgia, con un omaggio a "Enrico V", "Macbeth", "Otello" ma soprattutto il capolavoro "Sogno d'una notte di mezza estate", "Romeo e Giulietta" e "West Side Story". Gli attori della Scuola Pergolesi (Claudia Buonanno, Giada Lancioni, Marco Maltempi, Elisa Radicioni, Andrea Rango, Stefano Ballarini, Rita De Rosa, Maria Luce Merli) saranno affiancati sul palcoscenico dai giovanissimi allievi dell'Orchestra 'G.Bigi' e della Piccola Orchestra dirette dal maestro Stefano Campolucci, oltre ai piccoli del Coro Voci Bianche diretto dal maestro Michele Quagliani.

"Lo spettacolo - spiega il direttore della Scuola Musicale Pergolesi Sergio Cardinali - nasce dalla leggenda che questo genio potesse davvero essere esistito o se dietro al suo nome ci potesse essere qualcun'altro. E nel 450esimo anniversario della nascita abbiamo voluto omaggiarlo con una piece che unisce tutte le sue più grandi opere". Il maestro Cardinali ha intrecciato i fili delle opere per renderle parti di un'unica tessitura scenica per uno spettacolo fluido e godibile. L'ingresso è libero.
Redazione Agenzia Stampa Italia

 

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