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Teatro. William Shakespeare in dialetto siciliano: “libero Amleto – tinturia ‘u to nomu è fimmina”
(ASI) Catania - Dopo aver inaugurato nello scorso mese di gennaio la nuova stagione “Itinerario 2012 - Cocktail theatre” del Teatro degli Specchi, torna al Teatro Tezzano di Catania l’attore siciliano Rosario Minardi con “Libero Amleto - Tinturìa ‘u to nomu è fimmina”, un’intrigante traduzione e adattamento in dialetto ragusano della celebre opera di William Shakespeare.

 Venerdì, sabato e domenica alle ore 21 sul palcoscenico del Tezzano, ubicato nell’omonima via del centro storico etneo, sarà proposta la disperazione di un carcerato, detenuto in totale isolamento e ingiustamente in quanto condannato per un delitto che non ha commesso. Le allucinazioni e la rabbia per l’ingiusta detenzione portano l’uomo a reinterpretare l’Amleto nel suo linguaggio popolare, al pubblico sarà, quindi, offerto il soliloquio del condannato che, rimodulando i vari personaggi della trama, troverà nel testo dell’opera la forza necessaria per sopravvivere dietro le sbarre della prigione e per non impazzire al cospetto della sua ingiusta reclusione.

L’insolita e affascinante riscrittura in dialetto ragusano di una delle maggiori opere della drammaturgia mondiale di tutti i tempi è in grado di esaltare la “carnalità” del linguaggio shakespeariano, il detenuto - attore Rosario Minardi sfoglia e rivive le pagine della tragicommedia per avere la meglio, attraverso il gioco del teatro, su un avversario potente e quasi invincibile, ossia l’irreversibilità della follia e del non ritorno. Una lotta impari per cercare di fuggire ed evadere da uno status che aliena e mortifica l’uomo, la sua mente e la sua anima, instillando in lui il desiderio di continuare a vivere per vendicarsi contro una società che lo ha ingiustamente condannato.

Ideazione di Carlo Ferreri, progetto e produzione di Marco Tringali, scene e costumi di Salvo Manciagli, scrittura del movimento Giovanna Amarù, suono Paolo Schembari.

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