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 Bioenergia:l'energia marina nuova fonte rinnovabile

(ASI) Le fonti non rinnovabili sono oggi fra le più sfruttate dall' umanità, perchè in grado di produrre le maggiori quantità di energia utile al fabbisogno umano, con impianti tecnologicamente semplici e collaudati. Spesso l'utilizzo di tali fonti porta con se problemi di forte inquinamanto, mediante emissioni di gas serra che causano l'aummento di anidride carbonica, il surriscaldamento di zone temperate, e lo scioglimento dei ghiacci delle calotte polari, nonchè  il rilascio di scorie radioattive dannose per la salute degli esseri viventi.

Anche il petrolio, risorsa fra le più usate rischia in pochi anni di esaurirsi. La domanda globale per il petrolio,infatti è in continua crescita, e il suo consumo è in aumento sopratutto nei paesi in via di sviluppo.A meno che non si trovino alternative al greggio, i paesi dell' OPEC, aumenteranno le loro quote di mercato con un conseguente aumento dei prezzi.Problema questo,che ha portato l'economia mondiale specie in questi ultimi anni, a focalizzarsi su nuove forme di energia; le rinnovabili.queste nuove risorse energetiche stanno vivendo una stagione di grande sviluppo mondiale assumendo un peso sempre più maggiore nella produzione energetica, essendo oltretutto inesauribili e ad impatto ambientale nullo. Recenissimi studi sebbene in fase precommerciale hanno dimostrato che è possibile iniziare a sfruttare un nuovo tipo di energia rinnovabile, l'energia del mare.

Grazie al moto ondoso  è possibile ottenere energia elettrica, sono infatti allo studio ipotesi per concentrare e focalizzare le onde marine in modo da aumentarne l'altezza ed il potenziale di conversione in energia elettrica. Sempre grazie al moto delle onde possiamo utilizzare le variazioni di pressione che si riscontrano al di sotto della superficie del mare, oppure attraverso dei galleggianti che sfruttando il moto ondoso,che sono in grado di trasferire energia a dei generatori tramite pistoni idraulici.si conoscono ad oggi vari modi per ottenere energia dal mare; Il primo che sfrutta le maree, utilizzando la differenza che si crea fra alta e bassa marea, il secondo si basa sulla differenza di pressione dovuta a variazioni di salinita delle acque (detta anche osmotica),ed il terzo, riguarda il gradiente termico,drivato dalla differenza di temperatura fra la superficie dell'oceano ed i suoi strati sottostanti.sulle costa di Orkney, nelle isole Orcadi in Scozia, sorgerà il più grande impianto al mondo per la produzione di energia rinnovabile. Il gruppo francese Alstom e il primo produttore Scozzese di energia marina hanno stretto un intesa per la realizzazione dell'impresa che sfutta energia dal mare.

Si calcola  che il progetto sarà in grado di produrre fino a 200 megawatt di energia. queste nuove tecnologie marine hanno interessato anche il nostro paese,che essendo quasi totalmente bagnato dal mare, potrebbe offrire notevoli opputinità per l'isediamento di tali impianti.recentemente in un vertice in detto Dall' Enea e dal Ministero per lo sviluppo economico si è dibattututo il tema sulle concrete potenzialità energetiche del mare e sulle sperimentazioni attualmente in corso. In particolare si cercano di individuare siti palpabili nel territorio Italiano,per addivenire alla produzione di energia da correnti. si stima che il potenziale energetico teorico derivato da tlae energia, risulti di gran lunga superiore al fabbisogno energetico globale.In diverse zone marittime della penisola si stanno effettuando espeimenti, e sono già presenti alcuni prototipi. Quello che ha destato maggiore attnzione prende il nome di Kolbot e si trova sullo Stretto di Messina. Il prototipo dell' tutto Italiano,sfrutta le correnti per la conversione di energia elettrica, mediante una turbina marina ad asse verticale. Vedremo se il nostro paese che ad oggi ha registrato importanti risultati nell' utilizzo delle fonti rinnovabili, specie nel campo del fotovoltaico, riuscirà nello sviluppo di queste importanti innovazioni.

Bogna Federico Agenzia Stampa Italia


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