Intervista a Lidia Vizzino, Consigliere del CDA Umbria Film Commission

vizzino1(ASI) Terza puntata relativa al CdA della Fondazione Umbria Film Commission dedicata a Lidia Vizzino, consigliere nominata dalla Regione Umbria. Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università La Sapienza di Roma, ha avuto una lunga esperienza in Cassa Depositi e Presiti a Roma.

È attualmente imprenditrice nel settore del turismo in Umbria con competenze trasversali anche come Web-Designer, Social-Manager, Location Manager, Property Manager. È Presidente dell’Associazione DonneArte.

1. Cosa rappresenta per lei la Fondazione Umbria Film Commission? 

La costituzione della Fondazione Umbria Film Commission rappresenta un punto strategico innovativo per la nostra Regione. L’Umbria rispetto ad altre regioni italiane è meno nota a livello internazionale anche se non ha nulla da invidiare sia per bellezze paesaggistiche e monumentali sia per tradizione culinaria. La Fondazione Umbria  Film Commission è stata promossa dall’assessore regionale alla Cultura e al Turismo Paola Agabiti con il supporto anche dell’On. Adriana Galgano edella dalla Consigliera delegata al cinema del Comune di Perugia Francesca Vittoria Renda, perché credono fortemente che l’Umbria sia un set a cielo aperto. La Fondazione Film Commission Umbria sarà volano di sviluppo territoriale, trasformando così il turismo-umbro da stagionale ad annuale, promuovendo adeguatamente  il territorio a livello internazionale .

2. Su che cosa deve puntare inizialmente la Film Commission?

Oggi il cinemarappresenta un grandissimoveicolo di promozione turistica. Non c’è da stupirsichequello delle produzioni cinematografiche sia diventato, per chi si occupa di promozione del territorio e destination marketing, uno strumento d’oro. Un film girato sul territorio del resto può avere un indotto non indifferente, dal momento che: attrae tecnici, operatori e attori già in fase di lavorazione, rappresentando un’opportunità economica (per esempio alle strutture ricettive); può generare nuove opportunità di lavoro e, più in generale, contribuisce a far conoscere a rafforzare l’immagine del territorio, in un’operazione spontanea di marketing territoriale; oltre ad attrarre cinefili e turisti che amano quel film.

L’idea stessa di turismo è cambiata negli anni: sempre meno turisti e sempre più viaggiatori, si va alla ricerca soprattutto della dimensione esperienziale del viaggio, che inizia ben prima della partenza e si protrae a lungo oltre il ritorno.Il risvolto più pratico? Non è solo che i viaggiatori si informano online e diventano, quindi, viaggiatori sempre più consapevoli, ma è soprattutto l’emergere di nuove forme di turismo come il turismoresponsabile, il turismo da Instagram, il Cineturismo.

3. Cosa manca ancora a questa Film Commission rispetto alle altre?

La Fondazione UFC si è appena costituita, io direi cosa ha in più rispetto alle altre Film Commission: ha l’onore e l’orgoglio di avere come Presidente Paolo Genovese  e come membro Nicola Innocenti Nicola di Lux Vide Spa,due super professionisti, che sicuramente traghetteranno la Umbria Film Commisiona livelli altissimi.

4. Che ci può dire del suo ruolo all’interno del CdA?

Il mio ruolo all’interno del CdA sarà quello di coadiuvare e sovraintendere le Location Manager che saranno collocate sul territorio e quello di supporto alla programmazione di corsi di Formazione, volti a preparare e far crescere  nuove figure professionale  nel settore cinematografico.

 

5. Cosa si prospetta per l’Umbria attraverso la Film Commission?

Il nostro sogno oltre a quello di far conoscere la nostra Regione a livello internazionale è quello di accogliere e formare le nuove generazioni  alla cinematografia, istituendo  una scuola di cinema,oltre a  promuovere e favorire lo sviluppo economico della Regione Umbria.


Redazione Agenzia Stampa Italia

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