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Festival Internazionale del Film di Roma. LIKE CRAZY

(ASI) “Da imapazzire”. A cosa può riferirsi la traduzione del titolo? Ovviamente all’amore.

La storia riguarda l’amore di due ragazzi Anna (Felicity Jones) e Jacob (Anthony Yelchin). Una storia come tante, lei inglese di Londra viene a studiare per il college a Los Angeles e s’innamora del simpatico Jacob che ha un’azienda che costruisce sedie. E’ un percorso d’amore, che dalle tinte giovanili diventerà sempre più profondo e s’impatterà con le difficoltà di tutti i giorni. In particolar modo la burocrazia dei due paesi avrà un ruolo determinante, che terrà lontani i giovani a seguito di una violazione del visto. I due si rassegneranno all’idea che forse non era destino e che la via più semplice sarebbe quella di solcare nuove strade e nuovi amori, ma si può controllare l’Amore? E’ possibile ricominciare quando hai ancora nella testa il tuo lui o la tua lei? E’ possibile, magari facendosi trasportare dalla fisicità di un’altra persona, buttandosi nel lavoro, ma come a molti sarà capitato, c’è quella vocina quella ferità che non si vede, ma che ti piega lo stomaco e che è difficile da tenere a bada. A molti probabilmente il film farà riflettere sulla portata dei propri sentimenti verso il partner, per capire quanto effettivamente sia amore o Amore. E’ solo infatti l’Amore che ci porta a fare sacrifici, che ci pongono a metterci in discussione e a volere il bene dell’altro; anche i due protagonisti ci provano a combattere le difficoltà, ma quando si cresce diventa tutto più complicato e allora può capitare che si disfa quello che si è creato, a volte per motivi davvero futili. Like crazy racconta un Amore e si focalizza sulla dimensione dei due bravi protagonisti con i loro momenti di intimità, tristezza, divertimento, abbinando un efficace montaggio, che fa uso di accelerazioni e dissolvenze per dare dinamicità alla non sempre avvincente trama. Questa nella prima parte è un po’ lenta, ma globalmente soddisfacente perché riesce ad abbinare momenti di intensità, a momenti molto divertimenti. E’ sviluppato inoltre un concetto molto bello, la scritta sulla sedia “like crazy”, che poteva essere sviluppato meglio, per quanto trova efficacia e giustificazione nel titolo. Bella e dotata di una sua poeticità la scena finale, che ci dà la dimensione di cosa sia quell’Amore che spesso nella vita ci fa impazzire…

Voto: 7.

Reazione della sala: coinvolgimento e applauso convinto.

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