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  Cinema. Notte degli oscar: il discorso del re detta legge.

(ASI) Quattro statuette per il film dedicato alla vicenda di Giorgio VI, come per Inception di Nolan. The social network si deve accontentare di tre Oscar. Delude Il grinta dei Coehn. Continua la marcia trionfale di Haeven.

 

Una sfida all’ultimo duello con The social Network, ma alla fine si è imposto Il discorso del re, come miglior film e anche come regia per Tom Hooper, che ha voluto ringraziare la madre che per prima aveva attirato la sua attenzione sulle vicende di re Giorgio VI: "La morale della storia e' che bisogna ascoltare la mamma", ha affermato. Personalmente avevo auspicato la coppia The social network – Fincher, forse più per l’attualità del tema e della capacità del film di coinvolgere che per la bellezza del film stesso, ma in effetti in lingua originale Il discorso del re, merita davvero. Lo scontro non è avvenuto alle sceneggiature, poiché l’uno concorreva per quella originale e l’altro per la non originale e quindi tutti e due vincenti e contenti. The social Network si è imposto, come da programma, per il montaggio ma ha soffiato a Inception la statuetta per la colonna sonora, sinceramente qui sorprendendo. Ma il film di Nolan ha sbaragliato, come si poteva immaginare, tutti ai premi tecnici: fotografia, sonoro, effetti sonori ed effetti speciali, prendendosi dunque 4 statuette come Il discorso del re. La quarta è come tutti si aspettavano per il miglior attore Colin Firth, che è diventato non solo re nella pellicola, ma anche nella notte degli Oscar. Annunciatissima la miglior attrice Natalie Portman, che a ventinove anni va all’apice di una già straordinaria carriera. Melissa Leo vince il derby con Amy Adams per l’attrice non protagonista e sempre in The fighter Christian Bale soffia la statuetta per l’attore non protagonista a Geoffrey Rush.

 

A bocca asciutta Il grinta dei Coehn, che con sei Nominations non si è portato via nulla, mentre Alice in the wonderland di Tim Burton si aggiudica sia la miglior scenografia che i migliori cosrumi. The wolfman vince il trucco.

Toy story 3 non poteva prendersi l’Oscar per il miglior film d’animazione, con grande soddisfazione della Disney. Mi soffermerò infine sul miglior film straniero. L’avevo detto più volte, l’avevo annunciato anche nelle previsioni il danese Haeven ha vinto pure l’Oscar, non aggiungo niente (leggetevi la recensione), ma andatevelo a vedere quando uscirà…

 

VINCITORI.

Miglior film: Il discorso del re.

Miglior film straniero: Haeven.

Miglior film d’animazione: Tot story 3.

Miglior regia: Tom Hooper, Il discorso del re.

Miglior attore: Colin Firth.

Miglior attrice: Natalie Portman.

Miglior attore non protagonista: Christian Bale.

Miglior attrice non protagonista: Melissa Leo.

Miglior sceneggiatura originale: Il discorso del re, David Seidler.

Miglior sceneggiatura non originale: The social network, Aaron Sorkin.

Miglior colonna sonora: The social network, Trent Reznor e Atticus Ross.

Miglior effetto sonoro: Inception, Richard King.

Miglior sonoro: Inception, Lora Hirschberg, Gary A.Rizzo, Ed Novick

Miglior montaggio: The social network.

Miglior fotografia: Inception, Wally Pfister.

Miglior effetti speciali: Inception, Paul Franklin, Chris Corbould, Andrew Lockley e Peter Bebb.

Miglior scenografia: Alice in the wonderland, Robert Stromberg e Karen ÒHara.

Miglior costumi: Alice in the wonderland, Colleen Atwood

Miglior make up: The wolfman, Rick Baker e Dave Elsey.

Miglior canzone originale: We Belong Together (di Randy Newman per Toy Story 3)

 

Miglior corto documentario: Strangers No More

 

Miglior corto d’azione: God of Love

 

Miglior documentario: Inside Job

 

 

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