“Lo stato della follia” al Castello di Itri col regista Cordio, menzione speciale al Premio Ilaria Alpi

(ASI) Secondo appuntamento per la rassegna cinematografica “Krisis – nelle periferie dell’esistenza” dell’Itri Film Festival ideata dall’associazione Lokomotiv Musik in collaborazione con il Comune di Itri e la Regione Lazio. L’iniziativa è reduce dal tutto esaurito dello scorso 16 luglio, quando è stato ospite Salvatore Striano, attore passato dal carcere di Rebibbia alla nomination per l’Oscar con “Cesare deve morire”.

Giovedì 24 luglio alle 21 sarà ospite nella cittadina che fu teatro de “La Ciociara” di De Sica Francesco Cordio, attore e rgista romano, che nel 2010 ha realizzato, per conto della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Sistema Sanitario Nazionale del Senato della Repubblica, “Lo Stato della foollia”, documentario sugli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari). Estratti del docufilm sono stati mostrati su Rai Tre nel programma “Presa Diretta” di Riccardo Iacona nel 2011, mentre nello stesso anno ha ricevuto menzione speciale al Premio Ilaria Alpi “per avere con coraggio documentato la condizione disperata in cui versano gli ultimi OPG italiani, comunemente chiamati manicomi criminali: uno spietato atto d’accusa e un invito a non dimenticare chi, spesso senza alcuna colpa, per troppo tempo è stato ferito, umiliato e abbandonato”.

Presso il Castello Medievale di Itri sarà proiettato il docufilm dopo una breve lettura di testi di poesia e prosa incentrati su follia e suoi tentativi di riabilitazione, in quel tentativo, più morboso della follia stessa, di far rientrare tutto nel cerchio di una indefinibile normalità. A ltermine della pellicola, invece, seguirà il classico atteso dibattito sui temi sviscerati dal film insieme a Francesco Cordio ed al giovane prof. Emiliano Di Marco, docente di filosofia (ha discusso una tesi su Wittgenstein) e grande appassionato di cinematografia. C’è infatti un doppio filo che lega in questa rassegna immagini e filosofia, a partire dalla eccezionale opera di Michel Foucault che ha indagato fino in fondo il nesso tra potere e suo esercizio, tra follia e carcere, tra sorveglianza e punizione, parafrando il titolo di uno dei suoi volumi più noti. Altre date della rassegna saranno quelle del 6 e 28 agosto prossimi.

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Sinossi

In Italia esistono 6 OPG, comunemente chiamati manicomi criminali, all’interno vi sono rinchiuse circa 1500 persone. Il racconto in prima persona di un attore, ex-internato in uno di questi ospedali, si intreccia con le riprese effettuate, senza preavviso, in questi luoghi “dimenticati”anche dallo Stato. Queste istituzioni sono rimaste sostanzialmente estranee e impermeabili alla cultura psichiatrica riformata, e il meccanismo di internamento non è stato interessato dalla legge del 1978 che prevedeva la chiusura degli ospedali psichiatrici.

Una commissione parlamentare d’inchiesta ha fatto luce sullo stato di abbandono, degrado e non cura degli internati e ha fatto approvare una legge che ne prevede la chiusura.

Il film intende accompagnare, e far vivere lo spettatore, in questi luoghi dove le persone, fin dagli inizi del ‘900, sono relegate e disumanizzate dal trattamento farmacologico, dall’abbrutimento delle celle di isolamento e dei letti di contenzione.

Il documentario porta alla luce lo stato di abbandono delle strutture psichiatriche e la privazione dei più elementari diritti costituzionali alla salute, la cura, la vita di tanti malati mentali.

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