×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
IL PATTO PER PERUGIA SICURA FIRMATO IN PREFETTURA/ C’ERA ANCHE IL MINISTRO MARONI

IL SINDACO BOCCALI: “LA SICUREZZA E’ UN TEMA STRATEGICO, IL COMUNE CONTINUERA’ A FARE LA SUA PARTE IN UN CORRETTO QUADRO DI SOLIDARIETA’ ISTITUZIONALE”

Il sindaco Boccali ha firmato questa mattina in Prefettura il Patto per Perugia sicura alla presenza del Ministro degli Interni, On. Roberto Maroni. Gli altri firmatari del Patto, oltre alla Prefettura, sono la Regione Umbria, rappresentata dalla Presidente, Catiuscia Marini, e la Provincia di Perugia, rappresentata dal Presidente, Marco Vinicio Guasticchi. Il documento è stato illustrato dal Prefetto, Enrico Laudanna.

Il Patto impegna le istituzioni “a porre in essere azioni integrate e progetti specifici in materia di sicurezza urbana, su aree di intervento ritenute prioritarie per la sicurezza, la vivibilità e la coesione sociale della comunità, individuando obbiettivi generali e specifici delle azioni, soggetti coinvolti e relativi ruoli, tempi di attuazione, risorse disponibili, criteri di valutazione”.

Si stabilisce a tal fine “di costituire nuovamente presso la Prefettura un apposito Gruppo di lavoro per la sicurezza, nominato dal Prefetto, coordinato da un suo delegato e composto dal Comandante della Polizia municipale, dal Comandante della Polizia provinciale, da un rappresentante della Questura, uno dell’ Arma dei Carabinieri, uno della Guardia di Finanza e uno del Corpo Forestale dello Stato. Per le materie di competenza del Comune, il rappresentante del Sindaco gestirà il relativo tavolo tecnico convocando, qualora emerga tale necessità, anche il responsabile dei servizi sociali del Comune”.

Nel documento sono tracciate le linee generali di intervento (in primo luogo la lotta al traffico di droga e all’ immigrazione clandestina e la tutela delle fasce più deboli della popolazione) e le competenze delle singole istituzioni. Il Patto fa seguito a quello che fu firmato dalle stessi istituzioni nel marzo 2008 ed ha una durata di due anni, rinnovabile.

Il sindaco Boccali ha ricordato di aver scritto sull’ argomento al Ministro Maroni nel luglio 2010, ribadendo la necessità del rinnovo, ed ha dato atto del “lavoro estremamente positivo svolto dalla Prefettura di Perugia in uno spirito di grande solidarietà e collaborazione istituzionale”. Boccali ha aggiunto che si tratta di “un documento complesso come è complesso il tema della sicurezza di una comunità, una questione alla quale il Comune ha prestato attenzione particolare, facendone anzi una parte strategica e centrale della sua azione di governo del territorio”.

Il sindaco ha sottolineato che “soprattutto in un momento critico a livello economico e sociale, come quello che stiamo vivendo, bisogna difendersi dai rischi di un ingresso della criminalità nel nostro territorio. Nel Patto sono ribaditi i problemi più importanti da combattere e le metodologie da impiegare: in primo luogo, la lotta allo spaccio della droga (Perugia con le sue due Università e le numerose altre istituzioni di alta formazione è una città vissuta da molti giovani, che devono essere tutelati da questi pericoli) ed il contrasto alla immigrazione clandestina, non dimenticando che qui il livello di integrazione delle comunità straniere è elevato anche per via di una lunga abitudine ai fenomeni dell’ interculturalità”.

Boccali, che ha dato atto alla minoranza di Palazzo dei Priori di aver svolto su questi temi un ruolo positivo, ha infine ricordato che nel Patto ci sono precisi impegni del Comune, dal rafforzamento dell’ organico della Polizia municipale all’ ampliamento dei sistemi di videosorveglianza all’illuminazione pubblica, fino al controllo dei locali e al contrasto all’ abusivismo commerciale. “Su queste e altre materie – ha detto – continueremo a fare per intera la nostre parte, ma per noi sicurezza significa anche inclusione sociale, prevenzione, lotta ai fenomeni di degrado e di emarginazione, anche promuovendo più alti livelli di partecipazione e spingendo i cittadini a riappropriarsi degli spazi della città”.

Continua a leggere