(ASI) Nella mattinata di domenica, nel centro storico di Roma, circa 20mila persone hanno partecipato alla seconda edizione della Marcia per la Vita.
L'appuntamento è iniziato alle ore 9.00 sotto al Colosseo, da dove è partito il lungo corteo che, passando per via dei Fori Imperiali, piazza Venezia e Corso Vittorio Emanuele II, ha raggiunto verso le 11.00 Castel Sant'Angelo. Sul luogo d'arrivo, ove era allestito un palco, si sono succeduti interventi di diverse personalità che hanno esclamato i loro "no all'aborto" e "sì alla vita". Tra i relatori, espressioni del mondo religioso, della cultura cattolica e dei medici obiettori di coscienza.
L'iniziativa si prefiggeva l'obiettivo di affermare, in primo luogo, che "la vita è un indisponibile dono di Dio", oltre a "deplorare l'iniqua legge 194" che ha legalizzato l'aborto in Italia. Il numero d'adesioni - a detta degli stessi organizzatori - ha superato le aspettative, senz'altro un elemento che fa ben sperare affinché l'impegno su questo tema prosegua con sempre maggior vigore, smuovendo le Istituzioni e sensibilizzando l'opinione pubblica. Un successo, dunque, pur non essendoci state sponsorizzazioni partitiche d'alcun segno e cassa di risonanza da parte dei media.
L'efficienza del servizio d'ordine ha inoltre evitato che uno sparuto nugolo di provocatori - esacerbati dalle polemiche strumentali alimentate nei giorni scorsi da qualche esponente politico e qualche quotidiano - potesse alterare la natura pacifica dell'iniziativa.
Ampia adesione anche dall'estero. Erano presenti, con i loro striscioni, delegazione da Polonia (vedi foto), Spagna, Francia e Ungheria.